Metodo Montessori: L’educatore che fa un passo indietro

Metodo Montessori: L’educatore che fa un passo indietro

Secondo la filosofia Montessori il bambino non è un vaso vuoto in cui l’adulto debba infilare nozioni, concetti e abilità: il bambino è un essere pieno di potenzialità, che contiene già in sé le proprie abilità. Il compito dell’adulto è quello di aiutarlo a tirarle fuori.

Errare per imparare

L’insegnante è la figura che media fra il bambino, l’ambiente e i materiali, la sua azione non è mai impositiva, nè giudicante. Non esistono voti nè compiti in classe nella scuola montessoriana, e non esiste “hai sbagliato”.

L’errore fa parte del percorso formativo e di crescita di tutti gli individui: da sempre l’uomo si è evoluto per tentativi ed errori. Partendo da un’intuizione, sottoponendola a prova, attraverso l’esperienza che si acquisisce man mano che si cresce e si impara dagli errori. 

Se però l’adulto blocca nei bambini questo processo, impedisce loro di mettere alla prova il loro ingegno, la loro capacità di risolvere i problemi, di trovare soluzioni. 

La vera educazione non è quella impartita dal maestro, ma è un processo naturale che si svolge spontaneamente nell’individuo, e si acquisisce non ascoltando le parole, ma mediante l’esperienza diretta del mondo circostante.

La risposta che dovremmo dare non è la soluzione, ma aiutarli a formulare le loro ipotesi per poi provare a verificarle insieme.

 

Fare un passo indietro

Il ruolo dell’insegnante/educatore secondo la pedagogia montessoriana è assai diverso da quello di un’insegnante tradizionale.

Il compito del maestro è dunque di preparare una serie di spunti e di incentivi all’attività culturale, distribuiti in un ambiente espressamente preparato, per poi astenersi da ogni intervento diretto o troppo invadente.

I maestri non possono fare altro che assistere alla grande opera mentre si compie sotto i loro occhi, come i servi aiutano il padrone. Cosi facendo assisteranno allo sviluppo dell’anima umana.

 

Quando la Montessori parla di fare un passo indietro, non intende certo sminuire il ruolo dell’educatore: anzi, si tratta di un ruolo molto importante.

L’educatore, facendo un passo indietro, supporta il bambino nel cammino dell’autonomia accogliendo e assecondando la sua spinta a “fare da solo” e lo sostiene in molti modi:

  • lo guida nella comprensione del mondo
  • lo incoraggia nel prendersi cura di sé, nel rispettare le altre persone e l’ambiente circostante
  • gli fornisce gli strumenti adatti alla sua età per sperimentare, concentrarsi e lavorare con le mani
  • mette a sua disposizione il materiale e l’ambiente adatto a lui

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Written by Zeroseiplanet Formazione e consulenza per i servizi educativi 06

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