Una scuola che crea relazioni

Credits Il Tirreno[/caption]

In un recente intervento di ristrutturazione presso la scuola dell’infanzia di Ceppaiano è possibile riconoscere le caratteristiche salienti e l’approccio progettuale di Mao Fusina, che dopo la laurea in architettura decide che non costruirà mai una casa ma che attraverso le conoscenze apprese all’università, costruirà relazioni tra le persone.

La nuova scuola di Ceppaiano è una struttura innovativa in bioedilizia, ma sono soprattutto gli spazi interni a “parlare” di una didattica innovativa, incentrata sulla metodologia della ricerca-azione:  ovvero, l’apprendimento che si attua attraverso azioni che i bambini decidono, non subiscono.

La progettazione degli spazi interni e degli arredi ha coinvolto anche gli insegnanti, e si é focalizzata sui centri di interesse, che Mao Fusina chiama “esploratòri”.

Questa progettazione per centri di interesse trova fondamento nelle neuroscienze, che affermano che il sistema logico dei bambini funziona per connessioni reticolari tra le cellule nervose, con una profonda continuità tra processi fisiologici, emozionali e cognitivi. In sostanza i bambini hanno ancora possibilità di libertà di agire in quanto il loro comportamento non è ancora determinato da una catena di eventi, da una cascata di reazioni che si susseguono, per cui alla fine uno stimolo ordina di pensare e parlare, come avviene invece per quegli adulti la cui attività mentale è ormai rigidamente deterministica.

Ecco perché è importante creare le condizioni per favorire questo approccio di ricerca-azione, anche attraverso l’architettura degli spazi e degli arredi, che creano emozioni:

“in ogni area gioco vengono stimolati aspetti di apprendimento diverso, e i bambini hanno piena libertà di interagire con lo spazio seguendo la loro curiosità, i loro tempi e le inclinazioni del momento, rispettando i canoni della didattica inclusiva” spiega la coordinatrice Giuseppina Tramontano.

[caption id="attachment_6138" align="alignleft" width="150"] Credits: Mao Fusina[/caption]

Il percorso per centri di interesse e la stessa disposizione degli arredi, secondo Mao Fusina, devono poter favorire la crescita e la costruzione di buone relazioni, gli scambi quotidiani fra bambini e insegnanti. Con semplici accorgimenti, come quello, ad esempio, di disporre giochi e mobili al centro degli ambienti, in modo da favorire il movimento in circolo, l’interfaccia, la visione e la condivisione delle esperienze con gli altri bambini.

Questi sono i punti essenziali della progettazione di spazi per la didattica innovativa secondo il pensiero di Mao Fusina:

centri di interesse, disposizione centripeta dell’arredo, crescita relazionale, esploratori, connessioni reticolari (pensiero ipertestuale), maestre libere di scegliere.

 

PER SAPERNE DI PIÙ: dal catalogo dei corsi Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido e insegnanti di scuola dell’infanzia il corso ” NEUROSCIENZE ED EDUCAZIONE TEMPESTIVA”

   ]]>