Un nido gratis per davvero

A Lazzaro di Savena, nel polo d’infanzia IL FALO’, l’accesso gratuito al nido è diventato una realtà per tutti i bambini, senza differenze di Isee o quant’altro. La politica di sostegno alle famiglie inaugurata dal sindaco Isabella Conti nel paese di 32.000 abitanti in provincia di Bologna, in Emilia Romagna, ha consentito da una parte di ridurre sprechi energetici e evasione fiscale, e dall’altra di trovare così le risorse finanziarie per garantire ai bambini che frequentano il nido a tempo parziale o a tempo pieno, senza differenze, di pagare soltanto la mensa. Un sogno, considerate le rette che in tutta Italia le famiglie pagano per i nidi!

Oltretutto, il nido di San Lazzaro di Savena fa parte di un Polo per L’infanzia:

Si tratta della riuscita realizzazione di un progetto sperimentale previsto dalla Legge 107

ci spiega l’arch. Marilisa Modena che per Zeroseiplanet dirige l’ufficio tecnico ed è docente dei percorsi di formazione per aspiranti imprenditori del sociale.

I Poli per l’infanzia sono edifici innovativi, sia dal punto di vista tecnologico che didattico, in grado di accogliere in un unico plesso o in strutture vicine all’interno della stessa area, servizi educativi e scuole per l’infanzia, offrendo così un percorso integrato di educazione e istruzione ai bimbi da 0 a 6 anni.

Sono previsti dal Dlgs 65/2017 attuativo della Legge per la Buona Scuola per potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico di tutte le bambine e bambini fino a 6 anni.

Sono molte le regioni che hanno avviato bandi per la sperimentazione dei poli per l’infanzia: la prima è stata la Puglia, seguita da Piemonte e poi da tutte le altre. Il Ministero ha messo a disposizione ben 150 milioni di finanziamento per la realizzazione dei nuovi progetti.

I polo per l’infanzia il Falò, attivo dall’anno 2018/2019, si ispira, nella sua progettazione, ai principi della sostenibilità energetica e all’orientamento pedagogico delloutdoor education: non a caso il nome “Falò” è un richiamo ai falò dei contadini che tradizionalmente si svolgono nei campi intorno alla struttura. I bambini vivono quindi le loro esperienze a contatto con la natura, sedendosi sui tronchi, muovendo i primi passi proprio nella campagna circostante, e potendo contare su una struttura progettata con materiali ed attrezzature “naturali”. L’orientamento pedagogico del Polo intende infatti valorizzare a pieno gli elementi naturali e di recupero per restituire i bambini di oggi alla natura, creando un legame importante tra educazione e qualità della vita per far crescere in salute i bambini responsabilizzandoli e incoraggiandoli a proteggere il pianeta dove vivranno una volta diventati adulti.

 
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