Psicomotricità al nido: le tappe dello sviluppo cognitivo del bambino secondo Piaget

Il bambino acquista nuove abilità attraverso un ordine progressivo e, quindi, attraverso stadi di sviluppo. 

Attraverso gli studi condotti per anni sui bambini Piaget è arrivato alla conclusione che lo sviluppo psichico non è un processo uniforme, continuo e neppure un processo discontinuo, disordinato, ma che esso avviene secondo una successione retta da specifiche leggi. 

Piaget, nei suoi lavori, si è occupato essenzialmente dello sviluppo cognitivo del bambino fissando la sua attenzione, piuttosto che sul funzionamento psicologico, sulle “strutture psicologiche” considerate come gli elementi costituenti delle funzioni mentali.

  La definizione degli stadi è regolata da specifici criteri quali: 1.Gli aspetti di ogni singolo stadio presentano una struttura d’insieme; gli elementi dominanti di uno stadio sono interdipendenti e formano una “totalità”, un “insieme strutturale”;

2.Le acquisizioni di uno stadio vengono integrate nello stadio successivo; l’inizio di uno stadio è caratterizzato da una improvvisa acquisizione la quale viene consolidata e integrata con acquisizioni precedenti, mentre si va preparando una nuova acquisizione. Il passaggio da uno stadio inferiore ad uno superiore è una integrazione per cui la crescita psichica è sia continua, sia discontinua;

3.L’acquisizione delle facoltà relative ad un determinato stadio, pur essendo fissa come successione, non è strettamente legata all’età cronologica del bambino: può variare da un bambino all’altro e da un gruppo di soggetti a un altro e, nello stesso gruppo. In relazione a fattori estrinseci ed intrinseci e alla precedente esperienza individuale. Le acquisizioni possono pertanto progredire come possono venire ritardate o impedite.

4.La successione degli stadi, tuttavia, e costante: gli stadi si susseguono ordinatamente l’uno nell’altro; il progresso delle acquisizioni, cioè, segue lo stesso ordine in tutti gli individui.

Il punto centrale del concetto di “stadi”, in Piaget, è che gli elementi di un dato stadio non “invariabilmente integrati nello stesso stadio successivo più alto”; ciò dà al sistema psicologico di Piaget una specifica qualità genetica.

Afferma infatti Piaget :

La comparsa di ogni nuovo stadio non abolisce i comportamenti degli stadi precedenti

I comportamenti nuovi si sovrappongono semplicemente ai vecchi.

La successione, negli stadi, riguarda tutte le aree dello sviluppo psichico, ma ogni area ha una specifica evoluzione; così, ad esempio, le fasi che riguardano lo sviluppo dell’intelligenza non sono sovrapponibili a quelle relative allo sviluppo della percezione.

Per quanto riguarda l’area dell’intelligenza lo sviluppo viene suddiviso in quattro periodi principali:

1.Periodo dell’intelligenza senso-motoria (prima infanzia: 0-2 anni circa)

2.Periodo dell’intelligenza intuitiva: preoperatorio (seconda infanzia: 2-7 anni);

3.Periodo dell’intelligenza razionale: operazioni concrete (6-7 / 11-12 anni);

4.Periodo dell’intelligenza concettuale: operazioni formali (dopo gli 11-anni).

 

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