Quando la crisi familiare entra al nido

È nata in Italia la “Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori” ad opera dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza Filomena Albano.

La Carta si articola in dieci punti che individuano altrettanti diritti di bambini e ragazzi alle prese con un percorso che parte dalla decisione dei genitori di separarsi, ispirati alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza di new York, e l’obiettivo è quello della diffusione presso consultori, avvocati, ordini professionali e agenzie educative, in modo che possa essere conosciuta il più possibile ai genitori, e che gli stessi decidano in coscienza di aderirvi per il bene dei loro bambini.

“Abbiamo posto al centro il punto di vista dei figli di chi si separa”

Filomena Albano

Vediamo nel dettaglio quali sono i punti fondamentali di questo documento:

  Quando la famiglia è in crisi: segnali al nido e alla scuola dell’infanzia

Teniamo presente che i figli subiscono la separazione già da molto tempo prima che i genitori maturano l’idea di dividersi. Quindi potremmo notare segnali nel comportamento del bambino ancora prima di aver appreso la notizia della separazione in atto. Infatti i frequenti litigi fra mamma e papà, o anche solo le tensioni che si vengono a creare in famiglia colpiscono involontariamente i figli, che “assorbono” come spugne i segnali della crisi, e iniziano a risentire del malessere genitoriale, manifestandolo nei comportamenti al nido e alla scuola dell’infanzia.

Spesso, più che la separazione vera e propria è la modalità di conflitto dei genitori a far più male ai bambini.  E’ anche vero che le modalità di conflitto messe in atto dai genitori possono essere diverse, e avere conseguenze più o meno profonde sui bambini. Ci sono genitori che mettono in atto una guerra silenziosa, si ignorano a vicenda per molto tempo, perdono interesse l’uno nell’altro e smettono di avere progetti in comune. In questo caso, i bambini avvertono la mancanza di dialogo, di serenità, e anche se in casa non ci sono urla, assorbono la “pesantezza” della situazione familiare.

Ci sono coppie genitoriali che invece esternano la loro crisi mettendo in atto scenate e litigi accesi. I bambini vivono la situazione oscillando fra la paura di perdere i genitori e l’autocolpevolizzazione perchè tendono ad attribuirsi responsabilità per la separazione: cadono le loro certezze, si sentono come barchette nella tempesta, come fogli strappati a metà nelle mani dei due genitori, fra i quali non possono e non devono scegliere. L’ incertezza diventa il tema dominante della loro emotività, diminuisce la loro autostima e aumenta l’insicurezza.

Al nido e alla scuola dell’infanzia captiamo i primi segnali quando osserviamo che un bambino mostra dei cambiamenti nel quadro comportamentale: ad esempio diventa aggressivo o, al contrario, inibito, ha difficoltà a relazionarsi con gli altri; oppure osserviamo che cambia la sua emotività: è più triste, prova rabbia, paura, a volte anche sentimenti di vergogna.

   
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