Piccole raccolte e oggetti speciali

I bambini amano raccogliere le meraviglie quotidiane che la natura offre, e in modo particolare conservare oggetti “speciali” fra quelli che incontrano sul loro cammino.

Da che cosa nasce questa ricerca, questo collezionare, questo costruire piccoli mondi di meraviglie personali? Gli studiosi hanno dato risposte diverse.

Per alcuni studiosi, il raccogliere e collezionare oggetti è un ricordo dello stadio primitivo dell’umanità,  quando si viveva di ciò che si raccoglieva nella natura.

Secondo Freud, che ha rielaborato in chiave analitica, il collezionismo nasce nei bambini piccoli dall’istinto di “raccogliere e conservare” qualcosa che hanno perduto. Il riferimento più immediato è  legato all’elaborazione del mistero della “cacca”: l’oggetto raccolto sostituirebbe l’oggetto perduto (la cacca appunto, dall’intestino), creato dal bambino, che è stato buttato nel water.

Lo psicanalista tedesco Werner Muensterberger definisce il collezionismo come “la selezione, la raccolta e il mantenimento di oggetti di valore soggettivo“. Questo valore è diverso dall’utilità o dal valore commerciale.

Quando i bambini raccolgono e collezionano piccoli “tesori” è  perché attribuiscono a questi oggetti un grande valore soggettivo: gli oggetti a loro volta restituiscono al proprietario un senso di identità. Non importa la natura degli oggetti in sé: piccoli sassi, tappi, biglie colorate, a volte animaletti… l’oggetto del desiderio dipende dalla personalità del bambino e spesso è collegato alle esperienze inconsce del passato.

L’utilità e l’importanza delle piccole raccolte

I bambini sono naturalmente curiosi, e l’atto di raccogliere oggetti, osservarli, organizzarli, classificarli e studiarli soddisfa questa esigenza.

I differenti oggetti raccolti sono esplorabili innanzitutto attraverso i sensi, in un’indagine che va dal macro al micro e ritorno, anche attraverso l’uso di ingrandimenti. Ne possono nascere osservazioni inedite e domande curiose intorno al mondo naturale, alle sue materie, a chi lo abita… e a se stessi.

La collezione consente al bambino di gestire e quindi scoprire le proprietà degli oggetti e fare confronti.

In ambito educativo, incoraggiare la raccolta e la conservazione di piccoli “tesori” è  senz’altro un modo per aiutare i bambini a:

  • Sviluppare importanti abilità di organizzazione e categorizzazione mentale, osservazione e distinzione di forma, dimensioni, colore;
  • Socializzare e interagire con gli altri: i bambini amano esporre i loro tesori, raccontarli, confrontarli con quelli di altri bambini;
  • Sviluppare la loro intelligenza matematica contando, tabulando, disponendo la loro collezione in modo ordinato in serie;
  • Stimolare la loro naturale curiosità e desiderio di approfondimenti: i mille perché e lo stupore nei confronti delle piccole cose.
 

PER SAPERNE DI PIÙ: dal catalogo dei corsi Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido e insegnanti di scuola dell’infanzia il corso “EDUCARE ALLA MERAVIGLIA”

CHIEDI INFORMAZIONI QUI>>>

   ]]>