In partenza i 60 CFU per diventare educatori professionali

È arrivato il via libera del MIUR ai corsi per l’ottenimento dei 60 cfu per diventare educatore professionale socio-pedagogico.

(Legge Iori, di cui abbiamo già parlato qui, e prima ancora Dlgs 65 di cui abbiamo parlato qui)

E’ previsto un periodo transitorio di 3 anni, dal 1° gennaio 2018 al 2020, durante il quale gli educatori senza laurea dovranno completare la propria formazione ed ottenere la qualifica necessaria per continuare a svolgere la professione.

Che cosa ha sbloccato la situazione di stallo che si era creata in questi mesi, per cui solo pochissime facoltà avevano attivato i percorsi per conseguire i 60 CFU previsti dalla legge Iori?

Quello che mancava, fino ad oggi, era il via libera del MIUR al regolamento definitivo e lo stesso Ministero era in attesa che i contenuti dei corsi intensivi per diventare educatore professionale socio-pedagogico fossero approvati dal Consiglio Universitario Nazionale.

Il Consiglio Universitario nazionale ha ora finalmente recepito le direttive del Miur e ha espresso parere favorevole:

Il corso intensivo di formazione dovrà fornire ai partecipanti i quadri di riferimento teorico-metodologici utili a sistematizzare la cultura professionale di base nelle scienze dell’educazione e della formazione, affinando saperi e competenze specifiche, metodi e tecniche di lavoro e di ricerca utili a gestire attività di educazione e formazione nei diversi servizi educativi e formativi. Il corso si conclude con la presentazione di un project work atto a documentare il percorso di riflessione sull’esperienza professionale svolto dai partecipanti durante il corso intensivo.

La qualifica di educatore professionale quindi è conseguita anche dagli educatori non laureati dopo il superamento di un corso intensivo di formazione per complessivi 60 CFU, organizzato dai Dipartimenti e dalle Facoltà di Scienze dell’educazione e della formazione delle università, anche tramite attività di formazione a distanza.

Queste sono le materie previste nel corso intensivo:

Il calcolo dei crediti formativi è riportato nella tabella di destra. Ma che cosa sono i crediti formativi? Ce lo chiarisce un Regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli atenei, emanato dal Miur nel 1999.

Per credito formativo universitario, la misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata preparazione iniziale per l’acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio.

Non si tratta quindi, come molti ritengono, di ore di lezione, ma di “volume di lavoro di apprendimento” che comprende anche lo studio individuale, una stima quindi del tempo necessario per acquisire e studiare i contenuti formativi previsti.

Si ribadisce ancora che i 60 crediti formativi potranno essere conseguiti nel triennio 2018/2020 da chi, alla data di entrata in vigore della legge n. 205/2017, era in possesso di uno dei seguenti requisiti: a) inquadramento nei ruoli delle amministrazioni pubbliche a seguito del superamento di un pubblico concorso relativo al profilo di educatore; b) svolgimento dell’attività di educatore per non meno di tre anni, anche non continuativi, da dimostrare mediante dichiarazione del datore di lavoro ovvero autocertificazione dell’interessato; c) diploma rilasciato entro l’anno scolastico 2001/2002 da un istituto magistrale o da una scuola magistrale.

Confusione sui titoli di studio pregressi

Oltre alla questione della sanatoria dei 60 cfu, in questo periodo c’è molta confusione in materia di titoli di studio per esercitare la professione di educatore. La confusione non nasce tanto dai testi delle recenti leggi, ma sembra che nasca dalle situazioni pregresse di chi ha già conseguito un titolo di studio negli anni precedenti, e che stenta a comprendere le equiparazioni e le equipollenze. Facendo riferimento agli atti ministeriali che equiparano le lauree di vecchio ordinamento, le lauree specialistiche e le lauree magistrali, la classe di laurea 18 è equiparata alla classe di laurea L19 in scienze dell’educazione e della formazione.

Inoltre: chi entro il 31 maggio 2017 (data di entrata in vigore del Dlgs 65) aveva già acquisito il titolo di studio previsto dalla sua regione per essere educatore, e sta già lavorando nei nidi d’infanzia (pubblici o privati, non fa differenza) non ha necessità di conseguire i 60 CFU in quanto la legge tutela la posizione lavorativa. Però, se in futuro cambierà lavoro o Regione, i 60 CFU possono rappresentare un’opportunità in più!

Alcune criticità segnalate: Il problema del costo. La formazione necessaria a conseguire i 60 cfu è tutta a carico dell’interessato. Si auspica che vengano perlomeno applicate le rette di frequenza calcolate su base dell’ Isee! Il problema della frequenza per chi già sta lavorando nei nidi sembrerebbe già superato dalla possibilità di frequentare corsi online; ma il Consiglio Universitario Nazionale ha richiesto al Miur che almeno una piccola parte dei corsi siano in presenza.

Il problema degli studenti che già frequentano il corso di Scienze dell’Educazione negli atenei di tutta Italia o che hanno appena conseguito la laurea. Incredibilmente, il decreto legislativo 65/2017 è retroattivo, e stabilisce infatti che, a partire dal 2019-20, potranno essere assunti come educatori negli asili nido solo i laureati in Scienze dell’Educazione L19 con un indirizzo specifico per educatori nei servizi educativi per la prima infanzia. Il decreto, introducendo la novità dall’a.s. 2019/20 di fatto diventa retroattivo perrchè fa riferimento all’anno di assunzione al nido e non al momento dell’immatricolazione al corso di laurea e non prevede la possibilità per chi ha già iniziato il proprio percorso formativo di un adeguamento. Come mai? perchè le Università non hanno fatto in tempo ad adeguare l’offerta formativa, e a cambiare in itinere i piani di studio degli studenti già iscritti.

 
  PER SAPERNE DI PIU’: dal catalogo dei corsi di Zeroseiplanet per educatori, il corso “LA PROGETTAZIONE NEL SISTEMA INTEGRATO 06”  

CHIEDI INFORMAZIONI QUI >>>

]]>