Semplificazioni burocratiche in Lombardia: come aprire un nido con la perizia asseverata

La Regione Lombardia ha emanato nel febbraio 2005  uno strumento legislativo, il D.G.R. n. 20588 del 11/02/2005, con il quale ha inteso definire i requisiti minimi strutturali ed organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia, e più precisamente: asili nido, micronidi, centri prima infanzia, nidi familiari.

Questa legge è nata per favorire dal punto di vista strutturale la nascita di micronidi, che in Lombardia possono avere capienza fino a 10 bambini, e di nidi famiglia, ma è abbastanza pesante per quanto riguarda il personale.

Entriamo nel dettaglio per capire meglio quali sono gli aspetti salienti di questa Delibera.

  • La semplificazione dell’iter burocratico

Un importante passo verso la semplificazione dell’iter burocratico riguarda la possibilità, per l’ente pubblico o privato che intende realizzare la struttura, di avvalersi di una perizia asseverata che attesti la rispondenza ai requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi minimi.

Che cos’è la perizia asseverata?

Si tratta di un documento che, sottoscritto da una apposita Commissione formata da un medico, un ingegnere o architetto e un laureato in scienze sociali, psicologiche o pedagogiche, ha valore di perizia giurata e, caricando la responsabilità civile e penale di quanto asserito sulle spalle dei firmatari, limitatamente al proprio settore di competenza, di fatto snellisce l’iter burocratico perché sostituisce le verifiche da parte di Comune e Asl. In sostanza, in questa perizia si dichiara sotto la propria responsabilità che la struttura rispetta i requisiti imposti dalla Regione, e si sollevano Comune e Asl dall’incombenza di verificare quanto dichiarato.

Da sottolineare, comunque, che l’adozione di questa perizia asseverata rimane una libera scelta, e riamane comunque la facoltà di avvalersi della procedura burocratica normale.

Un altro punto importante per la semplificazione dell’iter burocratico riguarda i Nidi Familiari: per la Regione Lombardia non sono soggetti ad autorizzazione, ma possono semplicemente presentare al Comune una dichiarazione di inizio attività (art. 8). I nidi familiari già esistenti hanno tre anni di tempo per adeguarsi ai nuovi standard ricettivi previsti dalla deliberazione (massimo 5 bambini).


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