Movimento, scoperta e comunicazione

Per il bambino nei primi anni di vita, il movimento contribuisce alla scoperta del mondo. Secondo Grupe (1982) il movimento ha una doppia funzione di mediazione, in quanto consente di scoprire e insieme percepire il mondo. Fin dalla nascita infatti il corpo è il primo strumento che ci mette in relazione con il mondo e con gli altri.

Le abilità motorie fondamentali, come l’equilibrio, la locomozione e la differenziazione motoria servono ai bambini come strumenti per percepire il mondo materiale, personale e sociale.

Pensiamo al fatto che le nostre esperienze percettive quotidiane sono estremamente integrate: percepiamo gli oggetti con diverse proprietà sensoriali: visive, uditive, tattili, olfattive, gustative […]. Ciascuna modalità sensoriale è rappresenta in diverse aree delle corteccia cerebrale, la più parte delle quali si presentano come carte topografiche delle proiezioni rilevate dai ricettori. Nei bambini piccoli il programma neurale che regola l’attività del camminare funziona sin dalla nascita. L’esame dello sviluppo mostra inoltre che le funzioni sensoriali e percettive si sviluppano pienamente solo se l’organismo esaminato è attivo nel suo ambiente naturale.

Nei bambini il movimento inizia sotto forma di azioni volte ad uno scopo ben preciso; prendere qualcosa, guardare dalla finestra, salire le scale … Il bambino modifica il mondo tramite il movimento e il movimento gli consente di adattarsi al suo ambiente. Le esperienze che chiamiamo di “gioco sensomotorio” sono caratterizzate dalla ricerca di situazioni di tensione/distensione come pure di equilibrio/disequilibrio, proprie dello sviluppo che va dal primo dialogo corporeo adulto-bambino (sostegno, dondolo, trasporto, elevazione e lancio verso l’alto, sbilanciamento all’indietro frenato…) fino alla conquista della stazione eretta e della deambulazione, intesa, quest’ultima, come un armonico sbilanciamento nella direzione scelta attorno a cui si organizza il tipico “gioco degli eccessi” (disequilibrio e caduta).

A mano a mano che il bambino progredisce nell’affinamento dei movimenti, scopre anche che attraverso il movimento può anche crearsi un proprio mondo, influenzarlo, costruirlo, modificarlo. L’acquisizione di un più ampio repertorio di movimenti e la moltiplicazione delle esperienze cinestetiche permettono al bambino di appropriarsi del proprio corpo, di costruire il suo schema corporeo. La scoperta dell’ambiente circostante e dei vari elementi si basa su percezioni possibili grazie al movimento. La funzione di costruzione delle azioni motorie comporta ovviamente tutto l’aspetto del gioco simbolico, che consente di attribuire alle cose dei ruoli e delle funzioni.

La motricità influisce sullo sviluppo affettivo e cognitivo del bambino. Il bambino si forma imparando a padroneggiare i movimenti. Alla scuola dell’ infanzia si verifica il passaggio da una motricità basata sulla percezione degli effetti dell’azione alla creazione di guide dell’azione stessa (nozione di progetto)(Azémar, 1982).

La motricità consente inoltre aggiustamenti posturali, spostamenti del corpo o di segmenti di esso allo scopo di scoprire, ma anche di evitare, stimoli spiacevoli o pericolosi.

Nella tabella che segue, vediamo spiegato come il movimento può essere strumento di percezione, ma anche mezzo espressivo e di comunicazione, in quanto consente di stabilire e curare i rapporti fra gli individui:

 

Al nido e alla scuola dell’infanzia è possibile organizzare attività motorie che entrino in stretta relazione con discipline diverse: artistiche, musicali, sperimentali, linguistiche, logico-matematiche…

Alcuni esempi:

L’educazione ritmico-musicale in relazione a quella motoria • Battere dei ritmi, schioccare le dita, battere le mani, battere con i piedi e rispondere con semplici movimenti. • Interpretare melodie, giochi cantati con sequenze di movimento (piccole coreografie).

Educazione grafica, artistica, espressione tramite il disegno, la pittura, messa in relazione con l’educazione motoria • Disegnare nella neve, camminando, saltando, rotolandosi, costruire statue con la neve. • Nel bosco creare dei giardini con muschio e sculture.

Educazione stradale in relazione all’educazione motoria • Creare un percorso nel cortile della scuola, in palestra, e assegnare i ruoli. • Costruire percorsi di abilità (in aula, nei corridoi, sul piazzale) per le biciclette, i tricicli, le macchinine, che favoriscono lo sviluppo della coordinazione.

Scoperta ed esperienze con gli elementi • L’acqua: giocare, costruire, sperimentare il ruscello, lo stagno, la riva del lago, abituarsi all’acqua, spostarsi in acqua, sentire l’elemento, giocare con l’acqua … • Terra: a piedi nudi nella sabbia, correre nei prati, saltare, rotolare, arrampicarsi, scivolare …

Linguaggio ed esperienze motorie • Rispondere con movimenti a canzoni e filastrocche. • Sperimentare e rappresentarsi concetti come grande, piccolo, largo …

Sperimentazione delle leggi della fisica ed educazione motoria • Far bollire dell’acqua su un fuoco, osservare la brace. • Sperimentare il peso, gettare pietre da un ponte, lasciar cadere della carta …

Educazione alla matematica ed educazione motoria • Formare coppie, terzetti, trovare dei nidi, dei gruppi di oggetti, separarli per colore, per dimensioni, forma.

 
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