Le mani in pasta!

Coinvolgere i bambini nella preparazione di qualche gustosa ricetta, invitarli a mescolare farine e ingredienti, a stendere la pasta, a tagliare o dosare gli alimenti: sono tutte attività che hanno una grandissima valenza educativa per il bambino, oltre a essere divertenti occasioni di gioco manipolativo. Una volta verificato che gli ingredienti che offriamo per queste attività siano atossici, e che non ci siano bambini allergici o intolleranti ad un ingrediente (ad esempio, bambini celiaci a cui non va fatta manipolare pasta con farina), possiamo proporre ai bambini attività di impastamento di paste morbide già a partire dai quattordici – diciotto mesi, avendo solamente cura, almeno per le prime volte, di sorvegliarli per impedire che ne ingeriscano alcune parti e cercare di far capire loro che non bisogna metterle in bocca.

Oltre ad essere molto piacevole e rilassante, dunque ideale anche per aiutare il piccolo a ritrovare la serenità dopo un gioco movimentato, un sonno poco tranquillo o una serie di capricci, la manipolazione è utilissima per lo sviluppo dell’attività motoria fine delle mani e delle dita, propedeutica a tutte le competenze che ne prevedono l’uso, come ad esempio la scrittura. La conoscenza della realtà diventerà inoltre più concreta e il piccolo, attraverso l’esplorazione sensoriale, inizierà a familiarizzare con il concetto di trasformazione grazie al riconoscimento delle differenze percettive.

Il processo di mutazione della forma lo aiuterà a dare libero sfogo all’immaginazione e alla fantasia, stimolando la creatività e lo sviluppo psico-affettivo, comunque legato ad un piacere fisico, tattile. E ancora, attraverso la manipolazione, si affina la coordinazione oculo-manuale: toccare, schiacciare, appallottolare, premere, mescolare e spalmare, sono tutte attività che permettono al piccolo si attivare la sensorialità, l’esplorazione e la percezione di sé e del mondo. Sono molti i materiali che si prestano, grazie alla loro duttilità, alla manipolazione da parte dei bambini, per esempio la lavorazione dell’impasto per il pane, la pasta all’uovo e la pizza.

I bambini possono:

dai 14 mesi: Infarinare, mescolare, impastare, setacciare la farina, fare stampini per biscotti, assemblare polpette, miscelare l’insalata, farcire la pizza

dai 24 mesi, sotto supervisione: dosare gli ingredienti, sminuzzare gli ingredienti, montare a neve gli albumi, stendere la pasta, grattugiare le carote, rompere le uova, sbattere le uova, versare in teglie o stampini,

e ultimo ma non meno importante…. ASSAGGIARE!

VALENZA EDUCATIVA CONTRO I CAPRICCI: Se i bambini non mangiano, sono riluttanti nei confronti del cibo, proporre laboratori di cucina è particolarmente utile per far loro assaggiare cibi nuovi ed abituarli a sapori che non affronterebbero autonomamente: quando la cucina diventa un gioco, i bambini possono sperimentare abbinamenti, toccare, annusare, distinguere colori, forme e sfumature, gustare e assaporare.

È davvero difficile che, dopo averli preparati, possano ancora rifiutare i broccoli!

  In questo video di Bimbisani.it, il pediatra ci spiega la valenza educativa e sanitaria delle attività in cucina con i bambini. https://www.youtube.com/watch?v=8MvMJ03mMws&feature=share  
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