Lo sviluppo psicomotorio dai 6 mesi

Verso il sesto mese, età il peso del cervello è raddoppiato rispetto alla nascita. La configurazione cerebrale si avvicina allo stato di maturità: ne deriva la scomparsa della maggior parte dei riflessi primitivi, i quali si manifestano in modo blando anche nei cambiamenti attivi delle diverse posizioni corporee.

Il bambino ha ora raggiunto un notevole controllo sui movimenti volontari, specie degli arti superiori, e sulle posture. Con l’acquisizione completa del “rotolone”, sia da prono che da supino, il bambino si muove maggiormente e può spostarsi parzialmente nello spazio: una maggiore autonomia motoria che gli dà la possibilità di spostarsi in maniera sempre più attiva nell’ ambiente favorendo i progressi a livello intellettivo e rafforzando gradualmente il processo di differenziazione ed individuazione e le relazioni sociali.

Vediamo nel dettaglio le posture:

DECUBITO PRONO

A sei mesi l’appoggio su entrambe le mani è conquistato: il bambino riesce ad appoggiare le mani completamente aperte, mentre le braccia e gli arti inferiori sono totalmente estesi. Il bambino può compiere in modo completo e volontario il rotolone, e riesce a sostenersi anche su una sola mano usando l’altra per liberarsi dopo che aver eseguito il rotolone da supino a prono oppure per prendere e giocare con un oggetto. Ha un buon controllo del capo, e riesce anche a ruotare lateralmente il capo e prendere oggetti che stanno in parte o dietro di sé.

A volte flette una gamba portando il carico sul ginocchio: è il primo tentativo finalizzato allo strisciamento o alla posizione seduta.

DECUBITO SUPINO

Il bambino solleva spontaneamente la testa dal piano di appoggio e tende le braccia in avanti quando l’adulto si avvicina per prenderlo. Rotola volontariamente e completamente da supino a prono. Solleva gambe e piedi verso l’alto e ruota le ginocchia riuscendo ad afferrarsi i propri piedi e a manipolarli. Da questa posizione supina, riesce a fare bene il gioco del ponte: cioè, appoggiando la pianta dei piedi eleva molte volte il bacino e la parte bassa del tronco. In questo modo, il corpo inizia ad essere vissuto come un’unità grazie all’integrazione dei dati sensitivo-sensoriali sviluppati nel gioco corporeo, nell’esercizio funzionale delle diverse coordinazioni: occhio-mano, mano-bocca, piede-mano, piede-bocca, etc.

Se lo si prende per le mani per portarlo seduto il bambino collabora attivamente nel tirarsi su. Compaiono con gradualità, anche se saranno più definite nel prossimo mese, le reazioni di equilibrio da supino.

POSIZIONE SEDUTA

A sei mesi il bambino riesce a stare seduto senza appoggio per breve tempo in quanto il tronco non ha ancora un equilibrio completo per cui, se sollecitato da vari stimoli, per evitare di cadere tende a portare le braccia di lato: è la comparsa delle “reazioni paracadute” di lato.

Se sostenuto in posizione seduta appoggiato al corpo materno o ad un qualsiasi sostegno rigido, mantiene un sicuro controllo del capo e può chiamarsi in avanti senza cadere usando liberamente le mani per toccare e prendere gli oggetti alla sua portata.

POSIZIONE ERETTA

Mantenuto in questa postura da parte di un adulto, appoggia sufficientemente il carico sugli arti inferiori mentre questi ultimi non sono più in posizione addotta, ma verso l’abduzione. Con questa nuova possibilità posturo-motoria il bambino si diverte allora, e nello stesso tempo si esercita, a flettere ed ad estendere arti inferiori e bacino molleggiandosi su sé stesso.

COORDINAZIONE OCULO-MANUALE

La modalità di presa è molto migliorata e maggiormente sviluppata rispetto al periodo precedente così da risultare più funzionale: in effetti, essa è di tipo palmare semplice o medio-palmare (fra medio, anulare, mignolo e palmo della mano). In questo modo, la presa dell’oggetto avviene come quella di un “rastrello” e si può constatare che nell’afferramento c’è la partecipazione non soltanto della spalla, ma anche dell’articolazione del gomito. Inizia, inoltre, la differenziazione delle mani così che il bambino riesce a prendere un oggetto con una sola mano per portarselo alla bocca e, se cade, lo riprende. Le dita, poiché hanno acquistato maggiore mobilità, seguono bene la conformazione degli oggetti. Il bambino, così, passa gli oggetti da una mano all’altra.

 

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