Linee di indirizzo per la riapertura dei servizi per infanzia e adolescenza 0-17 anni in Veneto

L’ assessore regionale alla Sanità e al sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, ha dato notizia dell’entrata in vigore delle “Linee di indirizzo per la riapertura dei servizi per infanzia e adolescenza 0-17 anni” elaborate dalla Direzione Prevenzione della Regione del Veneto. Insieme alle linee guida, la Regione ha provveduto a diffondere i due moduli da compilare per i gestori:
  • uno per dichiarare il possesso dei requisiti e il progetto organizzativo
  • l’altro per far sottoscrivere alle famiglie il ‘patto di responsabilità reciproca’.
“In questo modo – chiarisce l’assessore – semplifichiamo l’attivazione di centri estivi, Grest e servizi ricreativi per bambini e ragazzi.
Il gestore dovrà trasmettere al Comune competente, prima dell’avvio dell’attività, la dichiarazione di presa visione delle linee di indirizzo regionali e di impegno al rispetto delle stesse.
Dovrà, inoltre, sottoscrivere con le famiglie dei bambini il “patto di responsabilità reciproca”.
Non sarà quindi necessario il rilascio di approvazioni aggiuntive da parte delle Ulss e dei Comuni di riferimento”.
Le linee guida sono frutto del lavoro di confronto avviato in Veneto tra Dipartimento di prevenzione, gestori delle strutture per l’infanzia e l’adolescenza, pediatri, Comuni, mondo della scuola e della sanità, sono state approvate dal Comitato tecnico scientifico regionale e sono state elemento che ha portato all’approvazione delle linee guida nazionali da parte della dalla Conferenza delle Regioni – sottolinea l’assessore – Abbiamo cercato di snellire le disposizioni e di andare incontro in modo pragmatico alle esigenze delle famiglie e dei gestori, prevedendo che l’età dell’accompagnatore del bimbo e degli operatori di tali centri sia ‘preferibilmente’ di età inferiore ai 60 anni e il rispetto ‘per quanto possibile’ dei criteri di distanza e di stabilità dell’educatore per ogni piccolo gruppo”.
Le linee di indirizzo includono le indicazioni relative anche alla fascia 0-3 anni – precisa l’assessore – Ma allo stato attuale è possibile attivare solamente i servizi rivolti ai bambini con età superiore ai 3 anni. I nidi 0-3 anni verranno attivati a partire da una data che sarà successivamente indicata, anche a seguito delle interlocuzioni in corso con le Strutture nazionali di riferimento”.
Le misure generali di prevenzione e mitigazione del rischio che rimangono da applicare, in quanto fattori di protezione “chiave” sia nei contesti sanitari sia di comunità, includono le seguenti azioni: 1. praticare frequentemente l’igiene delle mani con acqua e sapone o con soluzioni/gel a base alcolica e in tutti i momenti raccomandati (prima e dopo il contatto interpersonale, dopo il contatto con liquidi biologici, dopo il contatto con le superfici); 2. evitare di toccare gli occhi, il naso e la bocca con le mani; 3. tossire o starnutire all’interno del gomito con il braccio piegato o di un fazzoletto, preferibilmente monouso, che poi deve essere immediatamente eliminato; 4. evitare contatti ravvicinati mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone, in particolare con quelle con sintomi respiratori; 5. in caso di febbre e/o sintomi respiratori (e/o gastrointestinali in particolare nei bambini) non uscire di casa e contattare il proprio Medico Curante; 6. indossare la mascherina ed eseguire l’igiene delle mani prima di indossarla e dopo averla rimossa ed eliminata; 7. praticare un’accurata igiene degli ambienti e delle superfici con particolare attenzione a quelle che più frequentemente vengono toccate o manipolate o sulle quali possono depositarsi goccioline prodotte con il respiro, il parlato o colpi di tosse e starnuti; 8. aerare frequentemente i locali e privilegiare le attività all’aria aperta, evitando i luoghi chiusi e affollati.
Tali principi per prevenire la trasmissione e contenere la diffusione di SARS-CoV-2 devono essere però adattati al contesto dei servizi per l’infanzia e l’adolescenza in considerazione delle specificità degli stessi.
Distanziamento sociale tra bambini/ragazzi e tra minori e personale I principi del distanziamento sociale devono essere modulati in funzione di questo specifico contesto, consapevoli della difficoltà di applicare, soprattutto per quanto riguarda le fasce di età 0-6 anni, il mantenimento della distanza interpersonale tra personale educativo e bambini, e tra bambini stessi. Per tali ragioni è fondamentale organizzare l’attività ricreativa ed educativa prevedendo spazi adeguati e piccoli gruppi di bambini al fine di promuovere il distanziamento interpersonale. Si prevede un rapporto personale educativo e minori di: – 1:5 nel caso di bambini da 0 a 5 anni; – 1:7 nel caso di bambini da 6 a 11 anni; – 1:10 nel caso di ragazzi da 12 a 17 anni.
Vanno altresì favorite il più possibile le attività all’aperto nel rispetto dei principi appena esposti e organizzato per turni l’utilizzo degli spazi comuni (es. mensa) in funzione della numerosità e delle dimensioni degli ambienti. Quanto ai contenuti delle attività educative, è necessario puntare su interventi che possano essere realizzati garantendo il necessario distanziamento sociale. In base alle caratteristiche delle diverse fasce d’età, si potranno realizzare, ad esempio, percorsi centrati sullo sviluppo di competenze artistico-musicali, creativo-manuali, informatiche, scientifiche e ambientali che possano favorire l’adozione delle misure di distanziamento sociale compatibilmente con l’età e il grado di autonomia e consapevolezza dei minori coinvolti.
Devono essere adottate misure organizzative per evitare assembramenti tra genitori, al momento di portare il minore o di venirlo a prendere (parcheggi adiacenti e spazi esterni inclusi). Agli stessi genitori non deve essere consentito l’ingresso alla struttura, ad eccezione del locale dedicato all’accoglienza e al ritiro.
Misure di igiene di spazi, ambienti, superfici ed oggetti Occorre garantire una pulizia approfondita giornaliera degli ambienti con detergente neutro con particolare attenzione agli arredi e alle superfici toccate più frequentemente (es. porte, maniglie, finestre, tavoli, interruttori della luce, servizi igienici, rubinetti, lavandini, scrivanie, sedie, giochi, ecc.), che andranno disinfettate regolarmente almeno una volta al giorno. Una particolare attenzione deve essere rivolta a tutti gli oggetti che vengono a contatto con i bambini/ragazzi (fasciatoi, seggioloni, lettini, postazioni di gioco, banchi, ecc.), a quelli utilizzati per le attività ludico-ricreative e a giochi e giocattoli, ricordando che questi dovranno essere ad uso di un singolo “gruppo” di bambini, mentre se usati da più “gruppi” di bambini è opportuna la disinfezione prima dello scambio. Deve essere inoltre garantito un buon ricambio dell’aria in tutte le stanze, in maniera naturale, tenendo le finestre aperte per la maggior parte del tempo, tenendo conto del numero delle persone presenti nella stanza, del tipo di attività svolta e della durata della permanenza.
]]>