Il Piano di Emergenza negli asili nido

Anche gli asili nido sono luoghi di lavoro e che pertanto ricadono nella specifica normativa disciplinata dal D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche.

Conoscere la sicurezza è importante perché un operatore formato e informato, e quindi consapevole dei rischi presenti nel contesto lavorativo, non solo protegge se stesso ma, adottando comportamenti corretti, diventa un formatore alla sicurezza anche per i bambini sui quali vigila. Ancora più importante è che coordinatori e gestori siano correttamente aggiornati sulle normative correnti e sulle loro incombenze previste.

Nello specifico, non tutti sanno che negli Asili nido dove sono previste più di 30 persone presenti e in quelli in cui è previsto un numero di lavoratori superiore a 10, deve essere predisposto, tenuto e aggiornato un Piano di emergenza che persegua i seguenti obbiettivi:

  • prevenire o limitare pericoli alle persone;
  • coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i comportamenti e le azioni che ogni persona presente nell’Azienda deve mettere in atto per salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura dell’edificio;
  • intervenire, dove necessario, col pronto soccorso sanitario;
  • individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere l’attività, la vita e la funzionalità dell’impianto;
  • definire esattamente i compiti da assegnare al personale che opera all’interno dell’Azienda, durante la fase emergenza.
Quali sono i contenuti del Piano di Emergenza? Sono quelli indicati nell’ Allegato del Decreto 16 Luglio 2014:
  • descrizione generale della struttura;
  • identificazione dei possibili e ragionevoli eventi che possono verificarsi all’interno della struttura (o che possono coinvolgerla dall’esterno) e dai quali possano derivare pericoli per l’incolumità dei presenti e/o danni alla struttura stessa;
  • sistemi di rivelazione e comunicazione dell’emergenza adottati;
  • identificazione delle persone autorizzate ad attivare le procedure di emergenza e della persona responsabile dell’applicazione e del coordinamento delle misure di intervento all’interno dell’attività;
  • identificazione del personale che effettua il primo intervento;
  • disposizioni adottate per formare il personale ai compiti che sarà chiamato a svolgere;
  • le disposizioni per chiedere l’intervento dei vigili del fuoco e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
  • modalità di effettuazione dell’evacuazione dei bambini dall’edificio; attrezzature di ausilio all’evacuazione (carrelli ecc.); procedure da adottare per il ritorno alle ordinarie condizioni di esercizio.

Negli Asili nido con meno di 30 persone presenti e in quelli in cui non è previsto un numero di lavoratori superiore a 10 non è obbligatorio, ma vivamente consigliato, predisporre il piano di emergenza.

Nelle attività devono essere collocate in vista le planimetrie semplificate dei locali, recanti la disposizione delle indicazioni delle vie di esodo e dei mezzi antincendio.

Per quanto riguarda inoltre la GESTIONE delle emergenze, la priorità e la criticità maggiori riguardano la salvaguardia dell’incolumità dei bambini, non sempre autosufficienti nel seguire le istruzioni fornite dalle educatrici in caso di emergenza. L’Emilia Romagna ha per questo motivo classificato nelle sue normative gli asili nido come strutture a rischio elevato, proprio in relazione all’età dei bambini che spesso non sono in grado di camminare.

In caso di evacuazione della struttura, per i più grandi può essere utile presentare l’uscita come un gioco (per esempio attraverso istruzioni semplici come “Se suona la campanella, formiamo un trenino ordinato e usciamo in giardino per scappare dalla strega del fuoco!”), e predisporre alcune esercitazioni da svolgersi nel corso dell’anno, mentre per i più piccoli occorre rendere il più possibile agevole l’evacuazione verso il punto di raccolta da parte delle educatrici.

Tenendo presente che i rapporti numerici dispongono che per ogni educatore siano presenti fino a 8 bambini (in media nazionale), si deve organizzare l’evacuazione dei più piccoli con alcuni accorgimenti: ad esempio, alcuni nidi utilizzano delle “scialuppe di salvataggio dotate di ruote”, che permettono di trasportare in contemporanea un gruppetto di bambini.

 

PER SAPERNE DI PIU’ sulla sicurezza nei servizi educativi, il corso di Zeroseiplanet unico in Italia per completezza di informazioni:

CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER COORDINATORI DI SERVIZI EDUCATIVI

A Milano, Verona, Roma

]]>