Il laboratorio dei segni

Il lasciar segni, il manifestare un pensiero o un’intenzione è un mezzo privilegiato per confermare l’identità dei bambini anche in tenera età. Imparare ad esprimersi ed a comunicare con segni porta a valorizzare la capacità di saper lasciare delle proprie tracce ovvero segni privilegiati del proprio dire di sé e del comunicare.

I bambini impareranno a leggere e verbalizzare i segni da loro tracciati con i materiali più  disparati a loro disposizione.

Finalità  : fabbricare segni per gioco.

Obiettivi : lasciare tracce da interpretare.

Tempi : intero anno scolastico

Spazi : aula

Destinatari : bambini sezione medi / grandi

Prima attività

Come prima esperienza si può chiedere ai bambini di lasciare le proprie impronte su un foglio: le impronte delle labbra, delle mani e dei piedi. Questo per riconoscersi come persone uniche ed irripetibili e insieme riconoscere anche gli altri.

Proposte di altre attività

Materialifogli, colla, farina, cacao,semolino, lana, colori a tempera, timbri, patate,schiuma da barba,stuzzicadenti, pennelli………..

  • Produciamo segni su un foglio utilizzando colla e farina, colla e cacao, colla e semolino.
  • Faccciamo scorrere su un foglio un filo di lana precedentemente intinto nel colore.
  • Utilizziamo timbri già esistenti in commercio oppure utilizziamo stampi creati con le patate per creare segni.
  • Cospargiamo su di un banco schiuma da barba e produciamo segni utilizzando dita, stuzzicadenti, automobiline o altro.
  • Produciamo segni sul vetro appannato.
  • Utilizziamo il pennello in vari modi e impieghiamo pennelli di diverse dimensioni.

La scoperta affascinante di riflettere sui segni lasciati da ogni strumento prenderà molto i bambini.

È importante che l’educatrice chieda sempre il senso di quanto elaborato, del messaggio comunicato nel momento in cui il bambino crea il suo “segno di gioco”. Solo così lo scarabocchio dirà qualcosa e diventerà segno e quindi mezzo di comunicazione.

Le mani dunque in questo laboratorio svolgono un importantissima funzione : esplorano i materiali e gli oggetti attraverso picchettamenti ed allisciamenti e attraverso movimenti rituali e ripetitivi. Nello stesso tempo, intanto che affiorano sensazioni tattili destinate ad essere memorizzate senza parole è importante riuscire a convertire in parole le sensazioni provate.

Dopo aver trasformato gli scarabocchi in segno facciamo parlare le “macchie di colore“.

Attività con il colore

Materiali : fogli bianchi, colori a tempera.

Versare su un foglio, preventivamente suddiviso a metà; alcune gocce di colore. Piegando le due metà in modo da sovrapporle, creare una pressione delle due sezioni del foglio. Chiediamo ai bambini che cosa fa venire in mente la macchia così generata.

Stimoliamo ed incoraggiamo i bambini a saper vedere delle forme : è importante che la macchia venga interpretata con la forza della fantasia.

Adesso chiediamo loro di produrre delle macchie.

Quando il segno si integra nel disegno ovvero al momento in cui la concettualizzazione grafica può trovare reale espressione, aiutiamo i nostri piccoli a scoprire gli elementi essenziali del segno grafico : il punto, la linea.

Attività sul punto

Materiali: foglio bianco di carta da pacco, pennarello,pennello, tempere.

Per scoprire l’importanza del punto si può iniziare da un gioco motorio che richiederà l’esecuzione di saltelli.

Fermiamo sul pavimento un foglio bianco di carta da pacco. La regola è : un saltello equivale ad un punto che verrà segnato sul foglio con un pennarello variopinto o un pennello intinto in un colore a piacere.

Si potranno costruire le strade di punti tracciando i segni sul foglio.

All’inizio ci cureremo di mantenere una puntuale corrispondenza tra attività motoria e attività grafica in modo da utilizzare il corpo per produrre segni.

I bambini scopriranno che anche il corpo, quando si raggomitola su se stesso, costituisce un grande punto. Solo in un momento successivo i piccoli saranno chiamati ad utilizzare la capacità di tracciare punti su di un foglio per disegnare.

Chiediamo dunque ai bambini di creare insieme i disegni utilizzando la tecnica del punto.

Non dimentichiamo di sollecitare la verbalizzazione.

Attività  sulla linea

Materiali : telo bianco, stecche di legno, cannucce, stuzzicadenti, fiammiferi, spaghetti bucatini, strisce colorate, pennarelli, pennelli, tempere…….

La linea è stata scoperta nel gioco precedente nel momento in cui nasceva la “strada dei punti”.

La linea non è altro che la traccia che lascia un punto in movimento.

Ci avvarremo ancora del gioco motorio che consentirà di utilizzare il corpo per produrre linee di diverso tipo.

Stendiamo un telo bianco per terra e divertiamoci con i bambini a disegnare linee.

Possiamo anche creare immagini sullo stesso telo utilizzando stecche di legno di diverse dimensioni.

Si arriverà infine ad utilizzare il foglio per tracciare linee con i materiali più  diversi : cannucce, stuzzicadenti, fiammiferi, spaghetti, bucatini ecc.

Ora disegnare diventerà  facile : basterà unire linee per dar vita ad un disegno.

Dopo esserci resi conto che tanti punti possono formare una linea e che l’incontro di più linee dà vita ad un disegno, i bambini potranno riempire con strisce colorate o pennarelli o pennelli intinti nel colore lo spazio interno all’immagine creata.

Giochiamo con le linee

Materialipennarello, foglio acetato, lavagna luminosa

L’ educatrice traccerà una linea con un pennarello su di un foglio acetato. Si proporrà ai bambini di osservarla attentamente per completare il disegno insieme. Ogni tanto ci si fermerà per vedere che cosa è successo, com’è cambiata l’immagine sul foglio e si inviterà i bambini ad immaginare a che cosa essa possa assomigliare e che cosa si possa aggiungere per rendere l’immagine più chiara.

Il disegno finale potremmo proiettarlo con la lavagna luminosa.

L’educatrice farà in modo che i bambini leggano e verbalizzano sempre le loro macchie e i loro segni che tracciano con diversi materiali a loro disposizione. Ci aspettiamo che essi creino analogie e sappiano interpretare i loro segni.

È importante che dapprima i prodotti segnici siano creati agendo su di un banco e trasferiti poi su di un foglio in un secondo momento.

Questo laboratorio presenta abilità capaci di sviluppare l’attenzione dei bambini sul saper fabbricare segni per gioco che diventano esiti di concettualizzazioni grafiche.


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