Il corpo in gioco

Il corpo è il mezzo che i bambini utilizzano per conoscere, comunicare, mettersi in relazione, sperimentare, imparare tutto ciò che fa parte dell’ambiente che li circonda e in cui vivono.

La corporeità infatti è la forma primordiale della conoscenza umana: i neonati conoscono benessere e malessere associandoli a determinate parti del corpo.  La corporeità è insieme un’esigenza naturale e una necessità nei bambini: nella ricerca della loro identità, attraverso e con il loro corpo i bambini entrano in relazione con gli altri e con il mondo. Ed è’ attraverso la sintonizzazione corporea che imparano che gli altri individui possiedono differenti stati interiori e che ci sono modi diversi di comunicarli, in particolare attraverso il corpo: “sentire e provare” un’emozione implica il percepire cambiamenti dello stato del corpo.

Prima ancora della parola, e prima ancora del pensiero espresso, il linguaggio del corpo permette di comunicare e condividere emozioni, gioie e tensioni, benessere e malessere.

Il corpo diventa anche lo strumento per conoscere ed abitare lo spazio: muovendosi i bambini calibrano gli spostamenti, esplorano e conquistano il mondo circostante, favorendo così il processo di costruzione della propria autonomia ed identità.

Oggi sono molto diffusi i laboratori di psicomotoria negli asili nido e nelle scuola dell’infanzia: mettere il corpo in gioco permette ai bambini la ricerca di un equilibrio tra esterno e interno, di un bilanciamento tra movimento e ascolto, permette confronti e riconoscimenti, di affinare la capacità di percezione di sé e dello spazio esterno.

Giocando con il corpo, anche i bambini più piccoli riescono quindi ad entrare in contatto con le proprie emozioni, e proiettarle fuori di sé per poterle rielaborare.

L’origine della parola psico-motricità ci fa capire che le componenti esperienziali che stanno alla base sono due: la psicomotricità è una disciplina che mira all’armonia tra la componente psicologica e quella motoria nello sviluppo infantile. pone a centro del proprio intervento il bambino nella sua interezza, potenziando le relazioni tra corpo, emozioni e intelligenza per lo sviluppo di una personalità armonica del bambino.

La psicomotricità utilizza come strumento principale il gioco come una dimensione dove tutto può essere sperimentato e riconosce nel corpo lo strumento significativo di tutte le comunicazioni. Le esperienze di gioco sensoriale e motorio permettono al bambino di mettersi in rapposrto con lo spazio e con gli oggetti, e costituiscono la prima modalità di esistere nella realtà.

Obiettivo della psicomotricità non è il movimento, ma l’emozione implicata dal movimento. Il corpo è visto e considerato come un linguaggio che esprime ciò che il bambino vive dentro di sé – G. Nicolodi
Quali giochi con il corpo?

Il primo gioco del bambino è l’attività con il corpo della mamma e del suo: classico è portarsi i piedi alla bocca, giocare con il seno della mamma in fase di allattamento. Tutto questo è di fondamentale importanza perché è da qui che cominci a svilupparsi lo schema corporeo e permettendo quindi di imparare a giocare senza attrezzi.

In maniera graduale il bambino mediante il gioco e le attività motorie sviluppa la consapevolezza del corpo e della proprie azioni in moda tale da passare da semplici movimenti spontanei a movimenti organizzati e comandati da regole.

Capisce che attraverso il corpo parlano istinti, bisogni, sentimenti, emozioni e pensieri. Può essere stimolante giocare col movimento e ascoltare ciò che il corpo ha da dire.

SEZIONE LATTANTI (3 – 12 mesi)

Dall’ osservazione dei bambini della sezione dei bimbi più piccoli, sotto i 12 mesi, emerge in modo evidente quanto dal punto di vista motorio il bambino compie nel primo anno di vita un insieme di progressi che non avrà eguali in nessun periodo successivo: impara a spostarsi, a stare seduto, a gattonare, a muovere i primi passi, a spingere o trainare un oggetto, a muovere le mani e le braccia verso oggetti che lo attraggono, si dirige verso un punto che lo interessa dopo averlo localizzato visivamente mettendo in atto diverse strategie per raggiungerlo e mostrando soddisfazione ed entusiasmo quando riesce nell’intento.

L’esperienza motoria assume quindi un valore di esplorazione globale che coinvolge tutto il corpo e gli organi di senso. OBIETTIVI E COMPETENZE

• Sperimentare e coordinare movimenti

• Sperimentare vari stimoli tattili e visivi

• Esplorare sensazioni

• Offrire al bambino occasioni per lasciarsi andare

• Sostenere il superamento di paure ed ansie legate all’esplorazione dello spazio

• Favorire momenti di socializzazione, relazione e gioco fra pari

SEZIONI SEMIDIVEZZI E DIVEZZI

Nei bambini dai 12 mesi in su emerge l’interesse per l’esplorazione di tutti gli spazi, interni ed esterni, esprimendo grande coinvolgimento nei giochi che prevedono il movimento: rotolare sui tappeti, creare percorsi usando seggioline o macro-costruzioni, saltare, ballare, fare insieme un girotondo.

OBIETTIVI E COMPETENZE

• Promuovere la scoperta di nuovi schemi motori, sempre più complessi

• Stimolare la curiosità, l’attenzione, la concentrazione, e la creatività

• Favorire il rilassamento e la capacità di soffermarsi sulle sensazioni provate

• Stimolare la sensibilità al tatto

• Rinforzare il piacere della scoperta, la gratificazione e il senso di efficacia delle proprie azioni

• Favorire la conoscenza e la sperimentazione dei materiali proposti

• Favorire la cooperazione e lo scambio verbale

 

PER SAPERNE DI PIU’: dal catalogo dei corsi Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido, psicomotricisti, insegnanti di scuola dell’infanzia, il corso “GIOCARE CON IL CORPO

 

CHIEDI INFORMAZIONI QUI >>>

]]>