Come educare i bambini all'ordine fin da piccolissimi

Secondo il metodo Montessori ogni bambino dovrebbe crescere in un ambiente che lo stimoli ad essere indipendente e autonomo. E un ambiente ordinato permette ai bambini sviluppare la loro indipendenza, in quanto fornisce loro informazioni specifiche e riconoscibili, grazie alle quali i bambini possono orientarsi in quell’ambiente in maniera autonoma. In questo senso, anche l’ordine può essere considerato come una forma di comunicazione. Il senso dell’ordine per i bambini è fondamentale perchè li aiuta ad individuare e distinguere i rapporti tra le cose: in pratica iniziano a costruire delle categorie attraverso le quali un po’ alla volta mettono ordine nella loro percezione del mondo.

Quindi, il fatto di trovarsi in un ambiente ordinato, di cui si conoscono le parti e la collocazioni di ogni elemento, consente al bambino di avere dei punti di riferimento e così poter strutturare un ordine interiore.

La natura pone nel bambino la sensibilità all’ ordine, come costruzione di un senso interno che non è la distinzione tra le cose, ma la distinzione dei rapporti tra le cose; e perciò collega l’ambiente in un tutto ove le parti sono tra loro dipendenti. In tale ambiente conosciuto nel suo insieme diviene possibile orientarsi per muoversi e raggiungere degli scopi: senza tale acquisto mancherebbe il fondamento della vita di relazione”. Maria Montessori

Al nido e alla scuola dell’infanzia il bambino incontra un ambiente nuovo, diverso da quello domestico, ed inizia un lungo e graduale processo di adattamento al nuovo ambiente (ambientamento). L’ordine dell’ambiente offre aiuto e sostegno in questo processo, in quanto permette al bambino di strutturare un modello di comportamento che gli consenta di vivere ed agire nel nuovo ambiente in modo autonomo, potendolo influenzare con le proprie azioni.

Anche regole e routines fanno parte del concetto di ordine.  Ordine degli ambienti, regole e routines costruiscono un mondo ordinato in cui il bambino avrà la possibilità di orientarsi a livello spaziale, relazionale e temporale, sviluppando quella sicurezza interna necessaria per agire nel mondo.

Come abituare i bambini all’ordine fin da piccolissimi?

L’attività di riordino è ricca di valenze educative e non va sottovalutata, non solo per l’autonomia e il rispetto delle cose e degli altri: quando riordinano i bambini devono pensare, ordinare, discriminare, associare, contare. Oltre a fare attività motoria, di prensione ecc.

I bambini non andrebbero convinti a rimettere in ordine: il riordino dovrebbe diventare un gesto scontato al termine delle attività.

Possiamo partire dall’organizzazione e gestione degli spazi: ogni cosa presente nell’ambiente deve avere un perchè, uno scopo e una collocazione precisa. Prendiamoci cura dell’ambiente considerando che i bambini fin da piccoli devono essere abituati alla concezione che “ogni oggetto ha un proprio posto” e che se questa cosa viene spostata deve essere rimessa in ordine. Maria Montessori descriveva l’adulto come il custode dell’ambiente, colui che si occupa di offrire al bambino un ambiente attraente, adatto al suo grado di sviluppo, rispecchiante i suoi interessi e dove il bambino possa trovare risposte alle sue richieste di crescita. Gestire gli spazi in un certo modo può essere utile per insegnare al bambino ad essere più ordinato. Inoltre, spieghiamo ai bambini, anche se piccoli, l’organizzazione degli ambienti, mostrando loro quotidianamente che ci sono sezioni specifiche (dedicate per esempio ai colori, alle costruzioni e così via) e che ogni oggetto/gioco/materiale deve essere riposto in sezioni dedicate a quella categoria.

Cerchiamo di organizzare gli spazi e i contenitori per i giochi, i materiali e gli oggetti che i bambini andranno a riordinare, ad un’altezza compatibile con le loro capacità. E’ inutile avere a disposizione tanti armadi se i bambini non hanno la possibilità di aprirli in modo autonomo, o hanno scaffali troppo alti: l’ideale è pensare a scaffali bassi, a ceste e contenitori accessibili ai bambini.

Una volta che abbiamo reso l’ambiente più facilmente riconoscibile, organizzato e quindi riordinabile, possiamo partire con l’azione educativa finalizzata al riordino, tenendo presente l’età dei bambini:

    • A 1 ANNO: Con i bambini piccoli, quando verifichiamo che il loro interesse nei confronti dell’attività in cui sono impegnati è esaurito, mostriamo dove deve essere riposto il materiale prima di passare a un’altra attività. Come? riponendo noi stessi il materiale, alla fine di ogni attività. In questo modo il bambino si abitua al riordino, riconoscendolo come fase conclusiva dell’attività stessa.
  • DAI 2 ANNI: Dal momento in cui il bambino riesce a muoversi autonomamente, può intervenire in prima persona collaborando nella fase di riordino del materiale. Non pensiamo che da subito i bambini possano riordinare autonomamente, ma inizialmente possono affiancarci in quella che viene presentata come la fase finale dell’attività svolta. Questo supporto al riordino è fondamentale perché il bambino non viva con frustrazione questa fase importantissima, ma come un passaggio necessario per procedere alla scelta di una nuova attività. Se lasciamo che l’ambiente si saturi di oggetti in disordine, richiedere la partecipazione al riordino diventa estremamente difficile. Se, invece, per ogni materiale preso ci si occupa anche del suo riordino, diventa un compito accessibile.

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