Il burnout nelle professioni educative

Uno studio condotto dall’Associazione nazionale Medici d’azienda sul personale educativo di asili nido e scuole dell’infanzia, ha evidenziato che rispettivamente il 53.4% e il 50% dei partecipanti allo studio riportano livelli medi/elevati di esaurimento emotivo e depersonalizzazione mentre il 18.5% livelli bassi di realizzazione professionale.

Questi dati invitano a riflettere.

Gli educatori che lavorano negli asili nido a contatto con i bambini conducono esperienze professionali meravigliose, ma a volte faticose. In generale, la letteratura scientifica in tema di prevenzione dello stress lavoro correlato è concorde nell’ evidenziare, nei contesti educativi come l’asilo nido, la presenza di un rischio, per il personale, di sperimentare differenti gradi di stress.

Tale rischio è dovuto in prevalenza alla tipologia di lavoro fortemente coinvolgente, in termini di responsabilità e fatica fisica. Sugli insegnanti e il personale grava, infatti, il coinvolgimento profondo nelle dinamiche di sviluppo emozionale, cognitivo e biologico dei bambini. Inoltre, prendersi cura e soprattutto educare nei servizi rivolti all’infanzia prevede un carico di responsabilità molto importante nei confronti del bambino e della famiglia, il che induce ad una tensione generata dalla responsabilità per la loro incolumità.

Lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che non ci si sente in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte noi.

Esiste una correlazione tra le condizioni stressogene a cui vengono sottoposte le figure educative e l’evolversi di una situazione di malessere lavorativo: vivere situazioni stressanti in modo continuativo può portare a una particolare condizione di disagio definito “Burnout” (letteralmente: “Bruciatura”).

Quando il carico di stress supera la capacità da parte nostra di fronteggiarlo è possibile sperimentare frustrazione, insoddisfazione, esaurimento emotivo, un atteggiamento improntato al cinismo, all’aggressività, agli scatti d’ira.

In questi casi si può parlare di burnout: la persona in burnout tende a sperimentare ridotta empatia nei confronti delle persone delle quali dovrebbe occuparsi. Il burnout, inoltre, si accompagna spesso ad un deterioramento del benessere fisico, a sintomi psicosomatici come l’insonnia e psicologici come la depressione.

Dallo stress lavorativo alla “bruciatura” il passo è breve, soprattutto nei contesti educativi.

Si può verificare uno “squilibrio prolungato tra investimenti e risultati, tra richieste e risorse” che conduce gli educatori a un distacco emotivo e insofferenza. Questi sono i primi sintomi del Burnout, che consiste in una specifica sindrome da stress cronico caratterizzata da:

    1. esaurimento emotivo: sensazione della persona di aver consumato tutte le proprie energie psicologiche
    1. depersonalizzazione: distacco esasperato nella relazione con gli utenti che si esprime nel trattare gli altri come oggetti piuttosto che come persone
  1. ridotto senso di riuscita professionale: riguarda la componente di valutazione di sé.

E’ quindi di fondamentale importanza introdurre negli ambienti di lavoro educativo il tema dello stress lavoro correlato e del possibile sviluppo dello stesso in burnout, soffermandosi sui rischi che questa problematica può comportare per le bambine e i bambini con cui si entra in contatto, esponendoli ad un contesto relazionale non più protettivo e rispettoso dei loro diritti. Inoltre, richiamare la responsabilità di tutto il personale educativo e non, di monitorare e valutare la propria condizione psicofisica, informando sulla procedura interna da seguire in caso di rilevazione di rischio stress lavoro correlato, proprio o di una/un collega. nel Sistema di Tutela. Infine, imparare a prendersi cura di sè e del proprio lavoro. Per poter svolgere il lavoro con adeguata attenzione tutti gli educatori dovrebbero capire l’importanza di fermarsi, darsi il tempo per poter riflettere, comprendere, capire come agire. Le pause sono necessarie soprattutto per allentare la tensione.


Per saperne di più: dal Catalogo dei Corsi di formazione Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, il corso: “PREVENIRE IL BURNOUT – AVER CURA DEL LAVORO EDUCATIVO” , in che cosa consiste l’arte dell’aver cura del lavoro educativo e su quali sono le basi su cui far germogliare la qualità e l’efficacia di un lavoro in team. L’obiettivo principale del corso è quello di accompagnare educatori di asilo nido, insegnanti di scuola dell’infanzia, ma anche gestori e coordinatori, al raggiungimento di una maggiore consapevolezza di sé, del proprio modo di gestire le situazioni problematiche nell’ambiente educativo, e di favorire una maggiore capacità di problem solving a fronte di situazioni di stress lavorativo, e ad evitare la sindrome di “burnout”.

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