Visite psicologiche a insegnanti ed educatori
Tante polemiche aveva suscitato due anni fa la notizia, rivelatasi poi inesatta, di una proposta di legge per rendere obbligatorie le visite psicologiche a insegnanti ed educatori, che secondo alcune testate giornalistiche era stata avanzata dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza della regione Calabria, Dott. Antonio Marziale.
In realtà nessuna proposta di legge a livello nazionale, ma un accordo fra il Garante e l’Ordine degli Psicologi della Calabria per agevolare l’applicazione del D.lgs. n.81/2008 che rende obbligatorie, anche per le scuole e gli asili nido, le valutazioni dei rischi dello stress da lavoro correlato e l’attivazione di iniziative per prevenirlo.
Di che cosa si tratta?Dal punto di vista legislativo la prevenzione della salute psicofisica degli insegnanti ed educatori è prevista dal D.lgs. n.81/2008: in tutte le scuole e gli asili nido i datori di lavoro ( dirigenti scolastici, gestori pubblici e privati) devono prevedere e attuare il piano di prevenzione dello stress da lavoro correlato per l’equipe educativa ai sensi dell’articolo 27. Diverse ricerche internazionali hanno infatti dimostrato che il lavoro di educatori ed insegnanti è ad alto rischio di burnout (un grave processo di logoramento emotivo di cui abbiamo parlato qui >>>).
Come?Attraverso l’ attivazione di iniziative di prevenzione, senza aspettare che si registrino situazioni di malessere evidente e tangibile:
- la formazione specifica per educatori e insegnanti,
- le attività che possano ridurre ansia e stress
- la disponibilità di visite psicologiche (non obbligatorie, ma su richiesta del singolo e dell’equipe)
Nella proposta del Garante dunque anche le visite psicologiche potrebbero far parte di questo piano di prevenzione, in quanto preziosi aiuti nel rapporto individuo/se stesso per comprendere la natura dei problemi all’origine dello stress, e nell’ interazione individuo/ambiente/equipe per trovare la modalità di affrontarli.
“Fin da bambina volevo fare l’educatrice per educare, accudire, entrare in relazione con i bambini. E questo era l’ideale della mia vita. Ma ora qualcosa non va più come prima, tutto mi pesa e faccio fatica a sopportare, a volte divento perfino scortese, e questo mi disturba. Non ero così!”
“Chi come me ha vissuto questo momento, ha ben presente come il puzzle di quello che eri si frantumi, senza che ti sia data la parola sul perché tutto ciò avvenga e di come ci sei arrivato a quel punto. La sensazione che hai, e che ho avuto io, è quella che ricorda il mito di Sisifo, portare un macigno in cima alla montagna per poi ritornare a fare la stessa cosa perché nel frattempo è ricaduto a valle. Quindi ricominciare continuamente la stessa fatica per un bel po’ di tempo, per rimettere i pezzi al loro posto, per ritrovare quel “centro di gravità permanente” che ti permette di continuare a fare il tuo lavoro nel migliore dei modi possibili” (Radio32.net).
Il Garante ha anche spiegato che questa legge non era mai stata applicata nelle scuole per i costi delle visite psicologiche periodiche per i docenti, ma che adesso in Calabria l’ordine degli psicologi ha deciso di effettuare queste visite psico emotive ai docenti a costi ridottissimi, in modo che non esista più l’alibi del non affrontare il problema.
Alcune questioni aperte:
1) non essendoci l’obbligo di visita psicologica, la messa a disposizione di uno psicologo potrebbe non essere iniziativa accolta proprio da quegli educatori e insegnanti che magari ne avrebbero più bisogno, ma che consapevolmente o inconsapevolmente “temono” di essere giudicati.
2) scontro con la normativa sulla privacy nel caso in cui lo psicologo accerti che uno o più educatori/insegnanti necessitano di una qualche forma di “intervento”. Per la privacy e la deontologia professionale non potrà darne comunicazione al datore di lavoro che in nessun caso potrà conoscere gli esiti degli accertamenti.
Nonostante le questioni aperte, le visite psicologiche per le professioni educative possono essere un valido e prezioso strumento al servizio del benessere, in quanto hanno lo scopo di rendere consapevoli del proprio funzionamento cognitivo, emotivo e comportamentale, scoprendo in che modo le proprie risorse e vulnerabilità interferiscono con il prendersi cura dei piccoli, e con le dinamiche relazionali e di gruppo.
PER SAPERNE DI PIÙ: dal catalogo dei corsi Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, il percorso “Ben Essere al Nido e alla Scuola dell’infanzia”
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