Una App per gli asili nido di Verona

Al nido comunale di “Verona “La Filastrocca”, è iniziata una sperimentazione che coinvolgerà 68 bambini suddivisi in 8 gruppi, i loro genitori e 16 educatrici appositamente formate.

Si tratta di una nuova applicazione, che permetterà ai genitori di monitorare direttamente sul proprio cellulare molte informazioni sui loro bimbi, a partire dal registro presenze, dalle circolari interne, agli avvisi da parte del Comune, alle note personali che le educatrici scrivono giornalmente, e potranno comunicare tramite messaggi con le educatrici stesse. Inoltre, a garanzia della sicurezza dei piccoli ospiti, una speciale funzione alert avvertirà il genitore in caso di assenza del bambino al nido. Questo strumento quindi sarà molto utile per prevenire i casi drammatici di “dimenticanza” del bimbo in auto.

Un servizio promosso dall’assessorato all’Istruzione per ottimizzare i tempi di accesso alle informazioni, che tuttavia saranno ancora disponibili sul classico supporto cartaceo presso il nido, ma soprattutto migliorare le gestione dei tempi di vita familiare, favorendo anche una migliore interazione tra genitori ed educatrici.

L’intenzione dell’Amministrazione è di dotare, nei prossimi anni, tutti i 24 nidi comunali dell’app ‘bBimbi’, con un processo graduale a cominciare dal prossimo autunno.

“Una novità a cui tenevo molto e che, grazie alla collaborazione delle educatrici e del personale dell’Istruzione, siamo riusciti a progettare e realizzare in breve tempo – spiega l’assessore all’Istruzione Stefano Bertacco -. Quando si hanno bambini piccoli al nido, il pensiero dei genitori, mamme in particolare, è costantemente rivolto a loro. Sapere in tempo reale che i piccoli sono sereni, in salute e si stanno divertendo, toglie molte ansie e permette ai genitori di affrontare la giornata positivamente. Il sistema di alert, inoltre, avviserà i genitori in caso di assenza – aggiunge l’assessore -; uno strumento pensato non certo per i piccoli che ‘marinano’ la scuola, ma per evitare episodi ben più drammatici come i bimbi dimenticati in auto”.

Tutto questo dovrebbe favorire le interazioni tra di qualità tra genitori ed educatrici che possono confrontarsi sull’apprendimento, il comportamento, l’emotività o altri aspetti legati al carattere e alla personalità dei bambini.

fonte: Veronanews