Tanti buchi da esplorare
Tutti i bambini, anche i più piccoli, trovano i buchi un’irresistibile attrazione da esplorare.
In genere prima ci guardano attraverso e cercano di sbirciare per vedere cosa ci sia aldilà, poi li esplorano con il ditino o con la manina, e irresistibilmente cercano di infilarci dentro oggetti grandi e piccoli.
Così facendo, compiono importantissime scoperte, ed esercitano e sviluppano i sensi, la coordinazione dei movimenti, in particolare la coordinazione mano-occhio, la concentrazione e anche la pazienza.
Giocare con i buchi è quindi un gioco semplicissimo ma di grande interesse e piacere, che induce il bambino a concentrare tutto il suo movimento, attraverso la vista, nell’inserire un oggetto all’interno di un foro specifico. Oggetti di forme diverse da inserire nelle corrispondenti aperture, aiutano il bambino a notare e percepire le diverse forme che hanno gli oggetti.
Ma la scoperta più sensazionale, soprattutto per i più piccoli, è quella della permanenza degli oggetti. L’atto di nascondere qualcosa che entra nel buco e scompare permette di far apprendere al bambino la consapevolezza della permanenza di un oggetto da un luogo a un altro.
Quando il bambino inserisce, per esempio, una pallina in un buco, ai suoi occhi questa per un attimo “scompare” per poi ricomparire da un altra parte. Per lui è un evento eccezionale, del tutto nuovo! Per il bambino l’oggetto che scompare dalla sua vista non esiste. Basta osservare come si concentra e cerca di inserire l’oggetto nell’apertura corrispondente e ammirare la sua espressione quando sparisce e ricompare l’oggetto da un’altra parte!
Secondo il pedagogista e psicologo svizzero Jean Piaget, il bambino fino a circa 8 mesi riesce a vedere l’oggetto solo come una semplice immagine e non gli attribuisce una dimensione, una forma, o uno spazio nel tempo. Per lui l’oggetto è semplicemente parte della propria azione e può quindi trovarsi solo in un luogo. Solo dagli 8/9 mesi il bambino inizia a percepire l’oggetto come un elemento a sé ad associarlo alle sue azioni. Giocare ad infilare ed estrarre oggetti dentro un buco, quindi, sviluppa sia la percezione di permanenza dell’oggetto sia l’esperienza senso-motoria, dove i bambini iniziano ad apprendere come una loro azione porti ad un determinato fine.

Dentro il nido o la scuola ci sono tanti buchi… cerchiamoli insieme! Buchi nel muro, buchi nei biscotti, tubi bucati, buchi nelle scatole di cartone, buchi nel formaggio, buchi nei… calzini!!
Esploriamo quindi gli spazi esterni: i buchi nelle cortecce degli alberi, i buchi nelle cancellate, nei muri, i buchi nelle foglie, le tane degli animaletti… Un’occasione unica per esplorare gli spazi interni de esterni con occhi nuovi!
[gallery columns="6" ids="6531,6529,6536,6538,6539,6541"] [fonte delle foto: Pinterest] Il buco mangia tuttoIl buco mangia tutto fa parte dei giochi di gruppo per bambini piccoli, dai 2 anni circa. Prendete un grande lenzuolo e fategli un buco al centro abbastanza grande. Fate posizionare 4 bambini agli angoli del lenzuolo (uno ad ogni angolo) e mettete dei giocattoli morbidi sul lenzuolo. Il gioco consiste nel far muovere il telo ai bambini affinché riescano a far cadere tutti i giocattoli nel grande buco. Un bel gioco di gruppo che insegna ai bambini a collaborare tra di loro per raggiungere l’obiettivo, sempre divertendosi. Inoltre sviluppa le abilità grossomotorie e di coordinamento.
Lo scatolone millebuchiUn grande scatolone si può trasformare in un gioco “millebuchi”: basta intagliare sulle pareti e sulla sommità tanti buchi di dimensioni diverse, attraverso i quali i bambini possono infilare i più disparati oggetti: dai chicchi di mais alle palline, ai quadrotti, alle costruzioni, ai pupazzi, ai fazzoletti… Il gioco permette di esplorare e confrontare le diverse grandezze e forme degli oggetti in relazione al diametro dei fori, e di sperimentare il concetto di forma rigida e forma flessibile. Inoltre, permette di esercitare la presa a pinza, soprattutto nell’afferrare e infilare gli oggetti più piccoli.
Lo stesso scatolone può trasformarsi in contenitore dall’interno del quale i bambini possono “spiare” attraverso i buchi cosa succede di fuori. per i più grandi, dai 2 anni in su, diventa divertente far indovinare ai bambini “dentro” che cosa stanno facendo, o mimando, i bambini “fuori”.
Sono i libri cartonati della Coccinella in cartone forato, in modo tale che il foro diventa parte integrante della storia: un “buco con il libro intorno”. Dalla copertina si vede un solo grande buco, che dà un effetto di profondità quasi tridimensionale. Si tratta di un libro per bambini interattivo, che permette di giocare assieme al gioco del cucù, di esplorare con ditini e manine l’attraversamento del buco, vedere riapparire dall’altra parte della pagina e scoprire nuovi dettagli attraverso buchi via via sempre più piccoli.
PER SAPERNE DI PIU’: dal catalogo dei corsi Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido e insegnanti di scuola dell’infanzia, il corso “PSICOMOTRICITA’ CON I MATERIALI POVERI” ]]>