5 buoni motivi per studiare Scienze dell'Educazione
La Laurea in Scienze dell’Educazione prepara i nostri futuri educatori, i pilastri della nostra comunità, coloro ai quali è affidata l’educazione delle nuove generazioni, negli anni più importanti della vita, vale a dire i primi 3.
Il corso di Laurea triennale in Scienze dell’Educazione (SdE), classe di Laurea L-19, forma professionisti ai quali spettano enormi responsabilità che i non addetti tendono a sottovalutare o addirittura ignorare.
Vediamo quali sono le motivazioni principali per scegliere questo corso di studi:

Attenzione però: non bisogna confondere l’Educatore Professionale formato presso le Facoltà di Scienze dell’Educazione e della Formazione con quello proveniente dalle Lauree delle Professioni Sanitarie. Quest’ultimo infatti proviene da una classe di Laurea totalmente diversa, cioè L-SNT/02 – Professioni sanitarie della riabilitazione. Esiste una grande confusione, anche a livello normativo, che coinvolge questi due profili professionali che sono in realtà molto diversi fra loro. I laureati in Scienze dell’ Educazione sono infatti Educatori Professionali in ambito socio-educativo, settore che può solo collaborare ma non confondersi con il campo di competenza dei colleghi in ambito socio-sanitario e riabilitativo.
Dove trovare lavoro dopo la Laurea
Esistono asili nido pubblici e asili nido privati. In quelli privati, è il singolo istituto a decidere autonomamente se c’è bisogno di questa figura professionale e quali requisiti deve avere (oltre, ovviamente, al titolo di studio della Laurea in Scienze dell’Educazione, obbligatorio dal 2019 in tutta Italia). Per esempio, la richiesta dell’istituto privato potrebbe essere quella di una specializzazione in un determinato orientamento educativo, o della conoscenza di una lingua straniera. Per lavorare in un asilo nido privato conviene quindi informarsi consultando il sito ufficiale del singolo istituto.
Invece, negli asili nido pubblici i posti disponibili e i requisiti vengono stabiliti da un apposito bando di concorso. Quanto segue fa riferimento alla possibilità di lavorare in un asilo nido pubblico.
Alcuni educatori, dopo aver fatto opportuna esperienza sul campo, decidono di mettersi in proprio e di aprire il proprio asilo nido privato: per far questo, bisogna fare un salto “mentale” e chiedersi quali siano le competenze e i ruoli del gestori di asilo nido, completamente diversi da quelli di educatore!
PER SAPERNE DI PIU’: “APRIRE UN ASILO NIDO, CENTRO INFANZIA, LUDOTECA, BABY PARKING“]]>