Piccoli giardinieri! Coltiviamo un piccolo giardino o un orto nel nido
Nella vita bisogna avere il coraggio di lasciarsi stupire, seminare semi sconosciuti e lasciarli germogliare e saper aspettare, perché un seme potrà germogliare dopo un mese o sei o un anno. Vedere fiorire un seme che non conoscevi: queste sono le piccole soddisfazioni che ti dà la vita… (Libereso Guglielmi, botanico, scrittore, illustratore e tanto altro)
Se nel vostro nido è disponibile un’aiuola o un orticello (bastano 2 metri quadrati), approfittatene per insegnare ai bambini come coltivare le piante.
E’ un ottimo incentivo per sperimentare un modo diverso di vivere il giardino, potenziando nei bambini la capacità di osservazione e associazione, favorendo la percezione sensoriale e, attraverso la manipolazione di piccoli attrezzi, la coordinazione oculo-manuale.
Questa esperienza sarà loro molto utile per sviluppare nei bambini, già in età da nido, una maggiore consapevolezza dell’ambiente e accrescerà il loro amore per la natura.
La finalità è anche quella di dare ai bambini la possibilità di fare un’esperienza all’insegna della lentezza, a contatto della terra e della natura che ha bisogno del rispetto dei tempi. E’ quindi un’esperienza di vera lentezza che che ha a che vedere con il “prendersi cura di…”, significa imparare ad aspettare che qualcosa affiori dalla terra e cominci a crescere, e imparare ad osservare i piccolissimi mutamenti quotidiani della natura.
Il laboratorio può essere impostato per varie fasi.
Una prima fase consisterà nel mostrare ai bambini alcuni semi e piantine, raccontando loro che cosa succederà quando i semi verranno piantati nella terra, inventando filastrocche e brevi racconti.
In una seconda fase, insieme ai bambini si individua un angolo del giardino dove poter preparare il terreno per la semina, possibilmente in una zona soleggiata.
Quindi, con i bambini più grandi, si prepara il terreno, togliendo l’erba e i sassi con l’uso di palette e carrioline. Un adulto mostrerà ai bambini che cosa sono e come si usano la vanga, la zappa e del rastrello per dissodare il terreno. A loro volta i bambini, muniti di piccole vanghe in plastica, di rastrelli e di annaffiatoi, contribuiranno a preparare il terreno. Insieme ai bambini, proviamo a dissodare l’aiuola, rimuovendo con le piccole vanghe uno strato di terra; quindi rastrelliamo la superficie per spezzettare le zolle. Nella terra rivoltata, si scoprono piccoli animaletti, come lombrichi e insetti.
Il giorno prima della semina, si bagna il terreno con gli innaffiatoi, in modo che il terreno sia pronto per accogliere i semi dei fiori scelti (circa 2 gr. Per metro quadrato).
A questo punto i bambini, con l’aiuto dell’educatrice, possono spargere i semi sul terreno e quindi rastrellare leggermente per interrarli. Infine, i bambini possono calpestare il suolo e annaffiare per completare l’opera. Potranno così osservare nel tempo la crescita delle piantine e veder sbocciare i fiori.
Come fare se non si hanno a disposizione nemmeno pochi metri quadrati di area all’aperto da coltivare? Si possono adoperare grandi vasi, da sistemare all’aperto o anche all’interno del nido, in un luogo esposto alla luce.
In questo caso, il terreno da utilizzare è composto per metà da sabbia, per un quarto di argilla e per il resto da un misto di calcare e concime organico (la mistura si trova già pronta nei negozi di giardinaggio).
Quali fiori piantare in questa stagione di inizio estate?
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Come attività con palette, terra e travaso, in vasi e fioriere oppure in un angolo del giardino in posizione soleggiata all’inizio del mese si possono allestire gerani e fiori annuali: nasturzi, petunie e surfinie, portulaca, zinnie.
- È anche giunto il momento di piantare i bulbi che fioriscono poi in estate e talvolta anche fino all’autunno : dalia, gladiolo, crocosmia, canna, croco. I bambini potranno interrare i bulbi e verficare la crescita giorno per giorno, allenando l’attesa e la pazienza.
Il nonno ci insegna a fare l’orto
In alcuni nidi la programmazione ha coinvolto una figura molto importante, quella di un nonno che si è volontariamente prestato a spiegare ai bambini come si realizza un orto, e, nella bella stagione, li aiuta nella preparazione della terra e della semina.
Ci racconta la coordinatrice:
Nella prima fase il nonno è venuto al nido per raccontare ai bambini cosa avremmo fatto e mostrando loro alcuni semi e piantine. Poi insieme abbiamo individuato lo spazio adatto all’orto: un terreno erboso e soleggiato attiguo al giardino del nido. In un secondo momento i bambini hanno aiutato a preparare il terreno togliendo sassi ed erbacce. Il nonno ha mostrato ed usato vanga, zappa e rastrello. Nella terra rivoltata abbiamo scoperto lombrichi e vari animaletti. Si sono messe le patate e successivamente ravanelli, zucchine, fagiolini, pomodori. Nella terza fase abbiamo lasciato riposare la terra andando periodicamente a controllare. Quando sono spuntate le piantine è iniziata l’attività dell’annaffiatura a cui è seguita la raccolta finale e la consegna dei prodotti alla cuoca del nido.
Risultati : I bambini hanno capito che le piante “vogliono bere”. Molti hanno ricordato il nome degli attrezzi e tutti hanno imparato il nome delle verdure. Difficile dire se qualcuno abbia messo in relazione il seme con la nascita della pianta, ma per tutti c’è stato lo stupore di veder emergere qualcosa dalla loro terra come ha detto Sabrina “Guarda dalla mia terra è uscita una foglia” I bambini hanno imparato a camminare nell’orto senza calpestare le piante ed hanno percepito questa attività come qualcosa di importante.
Matilde: “Si va a lavorare col nonno?” Infine i bambini hanno avuto l’opportunità di instaurare una relazione di conoscenza e affetto con la figura maschile , figura purtroppo sempre assente nei nostri servizi educativi”.
Durante la bella stagione, nell’orto si possono coltivare ad esempio pomodori, peperoni, melanzane, zucchine. I semi, estratti dagli ortaggi, si mettono in un bicchiere d’acqua, che deve rimanere in un luogo buio per almeno 4 giorni.
Poi, si versa l’acqua, si risciacquano i semi che si sono depositati sul fondo e li si fa “dormire” su un foglio di carta assorbente, in un luogo asciutto, per una settimana. A questo punto sono pronti per essere piantati dai bambini, che si trasformeranno in provetti giardinieri.
L’orto in-door
Si può anche allestire un angolo attrezzato all’interno del nido per fare esperienze con materiali naturali, permettendo ai bambini anche durante i mesi invernali di approfondire la conoscenza degli elementi e dei prodotti naturali sviluppando abilità diverse quali esplorazione, osservazione, manipolazione.
Per allestire un angolo natura bastano alcuni contenitori per la raccolta di sassi, rami, pigne, terra, sabbia, farine ecc., poi alcune vaschette per la semina e strumenti come imbuti, setacci, ramaioli, brocche, annaffiatoi, passaverdura, spremi-aglio…
I bambini possono lavorare in piccoli gruppi e le proposte avranno la caratteristica di piccoli laboratori, come ad esempio:
- Invasatura e semina di legumi
- Annaffiatura delle piante con utensili diversi
- Creazione della casa dei lombrichi
Per aiutare i bambini ad imparare l’alternarsi delle stagioni e a capire l’influenza del clima sulle piante, si può iniziare con il piantare un seme. Ideali sono le lenticchie, o altri legumi, che non fioriranno, ma che già nel giro di tre giorni inizieranno a spuntare.
I bambini potranno osservare l’acqua che viene assorbita dalla terra, imparando che è in questo modo che le piante trovano nutrimento e, senza attendere troppo, potranno vedere spuntare i primi germogli notando i cambiamenti.
I bambini impareranno velocemente a dosare l’acqua durante l’annaffiatura, a dosare la terra per riempire vasi e vaschette, e conosceranno i nomi e gli usi degli attrezzi che potranno utilizzare nell’ orto all’aperto.
Ecco il progetto dell’orto indoor realizzato dall’Istituto San Francesco di Sales di Roma: [gallery ids="5357,5356,5355,5354,5353,5352"]