Giro Giro Tondo… Dove pedagogia e design si incontrano
La mostra “Giro Giro Tondo – Design for children”, in corso alla Triennale fino al prossimo 18 febbraio 2018, racconta il legame fra pedagogia e design per un mondo a misura di bambino.
“I cassetti sono le tasche dei mobili e le tasche sono i cassetti dei vestiti…”diceva Bruno Munari. Nulla è più semplice per spiegare il design ai bambini. Ma anche una visita alla mostra Giro Giro Tondo ci può dare spunti per una visione pedagogica in cui la cultura dell’infanzia e la cultura del design si incontrano. E’ innegabile che l’arte svolge un ruolo fondamentale nell’ambito dell’evoluzione infantile. Nel pensiero filosofico e pedagogico esiste un sottile fil rouge che collega le attività artistiche alle abilità comunicative e allo sviluppo fisico-cognitivo-emotivo durante l’infanzia. D’altronde l’esplorazione del mondo dei più piccoli, il percorso che porta a vedere il mondo e le cose, con gli occhi dei bambini, ha sempre interessato grandi e famosi designers, come Javier Mariscal, creatore di Cobi, la mascotte delle Olimpiadi di Barcellona 1992; Eero Aarnio, storico protagonista del design scandinavo, caratterizzato da uno spirito ludico fino dal progetto di Bubble Chair del 1968, una seduta sospesa a forma di bolla di sapone; Philippe Starck, con le sue creazioni iconiche, sorprendenti e rivoluzionarie, dallo sgabello allo yacht; Enzo Mari, maestro ribelle del design italiano e mondiale. La mostra si articola su un itinerario coinvolgente e pieno di sorprese, suddiviso cinque sezioni tematiche: Arredi, Giochi, Architetture, Segni e Maestri , come cinque continenti di un mondo fatto di fantasia e arte.