Nella pancia di mamma

Si avvicina la festa della mamma, e con i bambini ci prepariamo a festeggiare questo giorno importante che ha radici lontane: venne istituzionalizzato per la prima volta negli USA, oltre un secolo fa con una delibera del Congresso, per esprimere amore e gratitudine a tutte le mamme. Importata poi in Europa, in Italia la festa della mamma è stata per la prima volta celebrata nel 1957 da don Otello Migliosi, un sacerdote del borgo di Tordibetto ad Assisi. Da allora è entrata a far parte della nostra vita, oltre che stabilmente del nostro calendario e si festeggia la seconda domenica del mese di maggio.

Nelle settimane precedenti, al nido e alla scuola dell’infanzia approfondiamo parlando di nascita, rivivendo insieme ai bambini le sensazioni legate ai primi giorni di vita: calore, coccole, abbracci, e la voce della mamma che canta una canzoncina. Chiediamo alle mamme di registrare la ninna nanna preferita dei primi mesi, e facciamola ascoltare ai bambini.

Nella vita del bambino, la prima relazione che si stabilisce, ovvero quella con la madre, determina profondamente lo sviluppo emotivo del bimbo secondo la teoria dell’attaccamento di John Bowlby. Ma ancora prima, quando il bimbo è nella pancia della mamma, si instaura una relazione profonda, un attaccamento prenatale che a sua volta influenzerà la relazione dopo la nascita.

Una poesia bella e tenera che parla di questo attaccamento prenatale è quella di Claudia Vecchi, che ci commuove mentre la leggiamo ai bambini, e che possiamo pensare di regalare alle mamme.

    Se vi è piaciuta la poesia di Claudia Vecchi, trovate altre splendide poesie nella sua raccolta Soffi di Voce    ]]>