La coordinazione occhio-mano

La coordinazione occhio-mano è la capacità del sistema di visione di coordinare le informazioni ricevute attraverso gli occhi al controllo, guida, e dirigere le mani nella realizzazione di un determinato compito, come ad esempio la scrittura o la cattura di una palla. La coordinazione occhio-mano usa gli occhi per dirigere l’attenzione e le mani per eseguire un compito, e si sviluppa gradatamente a partire dal 5° mese di vita del bambino, con l’evolversi della capacità di muovere intenzionalmente le mani e le dita con una certa precisione. Il bambino comincerà ad ottenere la possibilità di manipolare, sovrapporre, infilare, travasare, raccogliere, tracciare segni su fogli con matite, pennarelli, stropicciare la carta, etc.

Le attività che vengono proposte per sviluppare tale coordinazione occhio mano, dovranno tenere conto del livello di sviluppo del bambino, rispettando i processi di apprendimento e i tempi di maturazione di tale capacità. Si deve predisporre inoltre un ambiente adeguato dal punto di vista della varietà di stimoli d offrire, con spazi ben delimitati, per favorire la concentrazione del bambino.

Il ruolo dell’adulto sarà incoraggiante e di ausilio se richiesto.

SEZIONE LATTANTI

Dopo aver scoperto le loro manine, i bambini devono imparare che possono attivarle, utilizzarle e coordinare i movimenti per raggiungere l’oggetto che desiderano. Fra il 6° e il 12° mese sono in grado di dirigere la mano coordinando il gesto con lo sguardo; hanno anche imparato a cogliere il momento giusto in cui prendere e trattenere l’oggetto desiderato.

Spazi di proposta:

Ambiente principale di soggiorno, angolo specchio, giochi disposti sul tappeto, facili da raggiungere dal bambino in qualsiasi posizione (seduto, prono, carponi, etc.)

Esempio: palle di piccole dimensioni di gomma stoffa, spugna, anelli di plastica e legno, sonagli, cubi, carta valigetta centro attività, mobil da afferrare, bottiglie sonore.

Periodicamente sarà proposto il “cestino dei tesori”.

Zona mensa: attività di vita pratica: uso del cucchiaio e del bicchiere.

Tempi e orari di proposta: queste attività sono proponibili in tutto l’anno educativo e giornalmente. Sarà cura del personale educatore variare periodicamente i giochi in modo da stimolare la curiosità del bambino.

Modalità di proposta: Si può mettere un gioco accattivante di fronte ai bambini, a portata di mano, e aspettare pazientemente fino a quando non lo raggiungono e lo toccano. Cos’è utile in questa fase? Porre gli oggetti in posizioni diverse in modo che il bambino debba muoversi per raggiungerli. Scuotere un sonaglio vicino a lui quando è sdraiato sulla schiena o sulla pancia in modo che debba allungarsi per afferrarlo. Oppure scuotere il sonaglio dietro la sua schiena mentre è in braccio a qualcun’altro, in modo che debba effettuare una torsione ed allungare la mano in un’altra direzione.

SEZIONE PICCOLI E GRANDI

Il bambino ha ormai acquisito coordinazione e destrezza occhio-mano e può portare a termine operazioni intenzionali anche abbastanza complesse.

Si proporranno: incastri, puzzle, pennarelli/colori, rocchetti da infilare, cubi da sovrapporre, costruzioni, libri e riviste da sfogliare, carta da strappare e tagliare con le forbici, colla e collage. Periodicamente viene proposto il “gioco euristico”.

Nelle attività di vita pratica: uso delle posate e del bicchiere, riporre l’asciugamano all’apposito gancio, togliere maglie, scarpe, calze, etc.

Attraverso l’uso di questi strumenti il bambino sperimenta per prove ed errori la propria capacità.

 
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