Il protocollo per il latte artificiale al nido
Dopo aver presentato nell’articolo “Il protocollo dell’allattamento con latte materno al nido” che trovate qui >>> le modalità per consentire per consentire la prosecuzione dell’allattamento materno al nido, favorendo l’accesso della mamma direttamente al nido per la poppata oppure, dove non possibile, la somministrazione del latte materno estratto, in questo articolo affrontiamo il protocollo che molti nidi devono attuare per il proseguimento dell’allattamento artificiale.
Premettiamo che è dal 2001 che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definitivamente affermato che il latte materno è il primo, più importante e assolutamente preferibile modo di alimentare i neonati. Da allora, l’Oms ha lanciato linee guida, programmi informativi, patrocinato ricerche e campagne in tutto il mondo.
Anche il Ministero della Salute raccomanda, come misura di salute pubblica, che i bambini siano allattati esclusivamente al seno fino a sei mesi e che lo stesso continui poi, con adeguati alimenti complementari, fino a che madre e bambino lo desiderino.
Se desideriamo quindi che il nostro nido sia in grado di supportare la scelta delle mamme di continuare ad allattare il loro bambino anche dopo essere rientrate al lavoro, dobbiamo fornire agli operatori le informazioni di cui necessitano:- il bambino va alimentato ai primissimi segnali di fame, quindi sarà necessario giocare d’anticipo e proporre il latte prima che arrivi il pianto;
- sterilizzare i dispositivi per la somministrazione;
- buttare il latte che avanza.
Ma in caso di impossibilità all’ allattamento al seno, i neonati e i bambini possono essere alimentati con formule lattee di vario tipo, in polvere o liquide. Il latte artificiale non contiene però gli anticorpi presenti nel latte materno. I benefici a lungo termine di allattamento al seno per le madri ed i bambini non possono essere replicati con latte artificiale. Inoltre, quando il latte artificiale non è adeguatamente preparato, ci sono rischi derivanti dall’uso di acqua non adatta e strumenti non sterilizzati, dalla potenziale presenza di batteri nel latte in polvere.
Come si deve comportare in questo caso il personale dei Nidi?
Anche qui l’informazione è fondamentale, e deve partire dalle basi: queste sono le indicazioni per la regione Lombardia:- Esistono due tipi di latte artificiale: il latte artificiale liquido, pronto all’uso e sterile, e il latte artificiale in polvere, che non è sterile;
- bisogna sempre sterilizzare i dispositivi per la somministrazione;
- i bambini di solito non finiscono il biberon: le quantità di latte che vengono raccomandate sulle confezioni in base all’età, sono spesso ben maggiori del necessario;
- non tutti i bambini hanno bisogno della stessa quantità di latte;
- buttare il latte che avanza.
La Direzione del Nido informa le famiglie sulla possibilità di continuare l’alimentazione del lattante anche con latte di formula. Nel caso di interesse in tal senso, stabilite le modalità e garantite idonee soluzioni organizzative, il genitore è invitato a compilare il modulo di richiesta di introduzione del latte al Nido d’Infanzia. Il genitore consegnerà al personale educativo: la confezione di latte, integra ed etichettata con nome e cognome del bambino e data della consegna al Nido d’Infanzia; i biberon, completi di tettarelle, nel numero necessario (1 biberon per ogni poppata), sterilizzati e contrassegnati con etichetta a cavaliere, che riporterà cognome e nome del bambino. La consegna sarà giornaliera.
Alla consegna del latte il personale del nido incaricato controllerà: l’integrità e la data di scadenza della confezione del latte; che i biberon, completi di tettarelle, siano contrassegnati con l’etichetta a cavaliere, a garanzia della sterilità degli stessi e che siano in numero adeguato alle poppate del giorno; e provvederà a: conservare latte e biberon in luoghi puliti, asciutti, riparati da possibili contaminanti e lontano da fonti di calore; scrivere sulla scatola, in modo visibile, la data della sua apertura; adeguarsi alle indicazioni operative riportate sulla confezione, riguardanti il tempo e le modalità di conservazione del latte; attenersi per la diluizione, preparazione e somministrazione del latte, alle indicazioni operative. lavare i biberon e le tettarelle dopo la somministrazione del latte e riconsegnarli giornalmente alla famiglia.
Indicazioni operative per preparare in sicurezza il latte di formula Anzitutto bisogna ricordarsi che occorre preparare una singola poppata per volta. lavare le mani con acqua e sapone e poi asciugarle; preparare la quantità necessaria di latte ad ogni pasto, assicurandosi della pulizia sia del luogo di preparazione che degli utensili; usare biberon e tettarelle sterili; buttare il latte (avanzato nel biberon), sia ricostituito da polvere che liquido; lavare subito biberon e tettarella con detergente per stoviglie e così riconsegnarli al termine della giornata alla madre, che provvederà in proprio alla disinfezione/sterilizzazione. Preparazione del latte liquido Il latte artificiale liquido deve essere utilizzato e conservato seguendo le indicazioni del produttore. Il latte liquido non deve essere bollito. Conservare la confezione, una volta aperta, in frigorifero per i tempi indicati, comunque non oltre le 24 ore. Preparazione del latte in polvere scaldare l’acqua ad una temperatura >70°C; versare nel biberon sterilizzato la quantità di acqua necessaria per sciogliere la polvere, controllando che il livello sia corretto; aggiungere l’esatta quantità di polvere indicata dalla famiglia/ pediatra. Non bisogna mai aggiungere una quantità diversa (in più o in meno) da quella indicata. mettere sempre per prima l’acqua nel biberon, quando è ancora calda (70°C), poi aggiungere la polvere. utilizzare per il latte solo il misurino contenuto nella confezione; i misurini devono essere rasi (pareggiare il livello senza pressare); tenere per il bordo la tettarella, appoggiarla sul biberon e avvitare la ghiera. Coprire la tettarella con il cappuccio e agitare bene il contenuto fino a quando la polvere non si sarà sciolta; per evitare ustioni al bambino, è importante raffreddare il latte, mettendo il biberon sotto l’acqua corrente, evitando che la stessa tocchi la tettarella. controllare la temperatura del latte (deve essere tiepido) facendone cadere un po’ sulla parte interna del polso. se il bambino non finisce il biberon, gettare il latte avanzato. il latte in polvere ricostituito si conserva a temperatura ambiente entro le 2 ore ed in frigorifero per 24 ore. Istruzioni per le mamme Pulire e sterilizzare biberon e tettarelle, Etichettare sia la confezione di latte che i biberon utilizzati al Nido d’Infanzia. Provvedere giornalmente alla consegna/ritiro dei biberon e delle tettarelle.PER SAPERNE DI PIU’: dal catalogo dei corsi Zeroseiplanet per educatrici di asilo nido, coordinatori e gestori di servizi educativi, il corso SPECIALIZZAZIONE PER COORDINATORI DI SERVIZI EDUCATIVI con tutte le normative sull’HACCP e servizio mensa al nido.
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