Il laboratorio del freddo

E’ gennaio… siamo da poco rientrati dalle vacanze fatte di lunghe giornate di riposo e di coccole. I bimbi sono entusiasti, carichi e con una gran voglia di riprendere la vita al nido, ritrovare amici, giochi, spazi! Gennaio, il primo mese dell’anno. In questo mese andremo ad esplorare gli elementi che caratterizzano l’inverno.Osserveremo gli avvenimenti che caratterizzano il giorno e la notte e simuleremo la neve con l’ovatta sui nostri disegni e sui vetri della nostra sezione dell’asilo nido. Parleremo di come ci si veste quando fa freddo e faremo attività di gioco e di travestimento con gli abiti invernali invitando i bambini e le bambine a nominare i vari indumenti.

Elementi Atmosferici: l’inverno e la neve

  • Attività osservativa: insieme ai bambini osserviamo immagini che ripropongono paesaggi innevati descrivendone le caratteristiche.
  • Attività manipolativa: dipingiamo una cassetta di legno con i colori dell’inverno che poi utilizzeremo per inserirci oggetti relativi alla stagione.
  • Attività manipolativa: poniamo in una vaschetta cubetti di ghiaccio e li ricopriamo con schiuma da barba per conoscere la sensazione del freddo.
  • Attività linguistica: leggiamo racconti che parlano dell’Inverno.

Lasciamo le nostre tracce sul bianco

Con questi riferimenti alle spalle, propongo ai bambini una serie di esperienze, tra cui quella che oggi vi racconto, che vuole essere metafora della traccia, del nostro lasciare traccia. Un regalo tutto bianco, un pacchetto bianco. Cosa mai sarà? I bambini possono vedere l’esterno ma non l’interno. Quando arriva l’inverno, quando giunge la neve, infatti, molte cose non si vedono, ma si sentono e si immaginano. Chiedo quindi ai bambini di potersi bendare, di potersi fidare di questo prossimo viaggio. Le manine perlustratrici scoprono con rapida maestria il contenuto: fogli bianchi, tanti fogli di carta diversa per bianchi diversi. Perché non c’è un solo tipo di bianco e non c’è un solo tipo di neve, e nemmeno di terra ricoperta di neve. O forse di ghiaccio, o forse di nebbia o forse di silenzio. Perché il bianco non è solo colore, ma sensazione. Inizia l’esplorazione, del suono, della forma, del che cos’è e del com’è, che cosa mi fa venire in mente. A ogni bambino chiedo di sceglierne uno, quello che proprio proprio gli è piaciuto di più, e di solito è facile perché hanno già iniziato a narrare, a immaginarsi in quel paesaggio, in quel “che cosa mi fa venire in mente”.

Pupazzo di neve

  • Attività osservativa: osserviamo e descriviamo con i bambini l’immagine di un pupazzo di neve.
  • Attività manipolativa: creiamo la sagoma di un pupazzo di neve e attacchiamo su di essa della farina. Poi decoriamo la sciarpa con tanti pezzetti di carta colorata.
Apriamo la scatola e immaginiamo una storia d’inverno bambini. A cosa vi fa pensare l’inverno? A un pupazzo di neve! …Però È solo. È triste. E poi? Poi ci sono dei bambini. Stanno costruendo degli altri pupazzi di neve, ma questi non parlano come lui. Non si sentono soli perché non sono veri come il nostro amico. Lui aveva una amico gufo. Ma voleva giocare anche con i bambini. Il pupazzo di neve li guarda da lontano. Vuole proprio giocare con loro. Si avvicina. I bambini sono sorpresi e felici. Con la sua polvere magica dà vita a tutti i pupazzi di neve costruiti dai suoi amici. E tutti insieme si mettono a ballare con i pattini sul ghiaccio. Bambini questa storia è molto carina. Vogliamo disegnarla?

Indumenti Invernali

  • Attività manipolativa: prepariamo un cartellone con la sagoma di un bambino e parte disegniamo indumenti invernali. Su tali indumenti attacchiamo pezzetti di tessuto o carta colorata. Quando si saranno asciugati, incolliamo gli indumenti al posto giusto sulla sagoma del bambino.
  • Attività cognitiva e linguistica: prepariamo un cartellone con le sagome degli indumenti più usati e conosciuti dai bambini, indossati durante l’inverno per non prendere il freddo.

Si avvicinano i giorni della merla, fa freddo… e quale migliore proposta laboratoriale se non quella di sviluppare un progetto proprio sul freddo? La sensazione del freddo è un’esperienza che ciascun bambino vive quotidianamente. I nasi diventano gelati, i vestiti sono molto pesanti ed ingombranti e dalla necessità di proteggersi da parte di tutti può nascere un progetto didattico per stimolare nei bambini la capacità di osservazione, di attenzione e di ascolto.

OBIETTIVO GENERALE: · conoscere la stagione invernale. OBIETTIVI SPECIFICI:
  • conoscere la trasformazione invernale della natura;
  • osservare i fenomeni naturali dell’inverno;
  • Saper distinguere sensorialmente il caldo dal freddo;
  • Saper esprimersi con tecniche diverse;
  • Utilizzare alcune semplici attività manuali
Alcuni esempi di ATTIVITA’ sul tema del freddo COLORARE CON IL GHIACCIO

cubetti di ghiaccio coloratiQual’è la cosa più fredda che conosciamo? Il ghiaccio ovviamente! Lavorare con il ghiaccio permette di utilizzare molteplici capacità sensoriali e con i più grandicelli anche di sviluppare capacità di discernimento alternando stimolazioni tattili diversificate.

Che cosa possiamo fare con il ghiaccio?

Possiamo “conoscere” pezzi di ghiaccio, toccarli, assaggiarli, con le mani, con i piedi… fino a che non si sciolgono. Potremmo predisporre cubetti classici oppure quelli di diverse forme e utilizzare recipienti per contenere l’acqua. Possiamo anche utilizzare del colorante per fare il ghiaccio di tanti colori, con cui i bambini potranno lasciare una traccia di sè su un foglio di cartoncino ruvido. Questo momento sarà importante per conoscere le caratteristiche del ghiaccio (temperatura, consistenza) e per incrementare la conoscenza dei colori. Attraverso quest’attività i bambini scopriranno le caratteristiche della stagione invernale: il ghiaccio attraverso l’utilizzo, appunto, del ghiaccio.

CONOSCERE LE SENSAZIONI CALDO-FREDDO

Con i grandi possiamo provare a proporre i contrasti del freddo e del caldo.  Utilizzando acqua fredda e acqua calda: facciamo immergere le manine dei bambini immergervi in maniera alternata, magari giocando con delle spugne potrebbe essere una valida alternativa.

laboratorio sensoriale caldo freddoUtilizzando altri materiali: ad esempio riso bianco, nero, fagioli e ceci. proponiamo due bacinelle in cui sono contenuti i materiali scelti: la prima bacinella contiene ad esempio fagioli e ceci che avremo tenuto all’aperto       in modo da raffreddarli, mentre nella seconda bacinella ad esempio potrà contenere il riso che avremo scaldato in forno. I bambini potranno toccare, immergere le manine e perchè no… anche i piedini!

Vento freddo e vento caldo: con l’aiuto di un phon, ovviamente “maneggiato” dall’educatrice, i bimbi si divertiranno a saltare e a ballare sulle note di una melodia e con teli colorati, potremmo fingere di “diventare” il vento. 

Assaporare il freddo e il caldo: facciamo assaggiare alternativamente un cibo freddo e uno caldo, ad esempio un gelato o un ghiacciolo e una bevanda calda come il the.

GIOCHIAMO CON LA NEVE!

giocare con la neve al nidoLa neve vera è un elemento naturale gratuito come la sabbia. E’ bianca, soffice, sembra fatta apposta per giocare a palle di neve o per costruire pupazzi di neve. Se ha nevicato, possiamo portarla direttamente all’interno del nido ed utilizzarla per i laboratori, però non si conserva e non è sempre disponibile. Utilizzando una ricetta per fare la neve “finta”, possiamo realizzare simpatici laboratori sensoriali. La neve artificiale è una pasta per modellare che possiamo realizzare per fare giocare i bambini [vedi alcune ricette].

L’inverno &… la neve da Educhiamo

La neve è l’elemento invernale per eccellenza, anche se in tante zone d’Italia non è possibile uscire in giardino per giocare a tuffarsi nel magico mare bianco, già di per sè attività divertentissima. In tal caso, la creatività può darci una mano!
Innanzitutto potremmo preparare una stanza nevosa disponendo teli e carte con luci soffuse e una musica rilassante di sottofondo per poter godere di un paesaggio innevato indoor. Riuscire a fare una breve psicomotricità in tale ambiente può diventare davvero piacevole.
https://books.google.it/books?id=fot3YDMGHnMC&pg=PA18&lpg=PA18&dq=storie+di+neve+per+bambini&source=bl&ots=_NLrc0pUbL&sig=P59oVaRVAd0xVjkUx2TltduAXXA&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiAv-fYpOzYAhVPaFAKHWaeBRc4KBDoATAJegQIChAB#v=onepage&q=storie%20di%20neve%20per%20bambini&f=false
Potremmo poi giocare con gli “abiti” da neve a travestirci da sciatori: sciarpe, cappelli, guanti e perchè no?! occhialoni e giacche a vento dismesse. Alla fine della giornata di sci è sempre piacevole ristorarci con una bella cioccolata calda (o tè caldo) e berla tutti insieme può diventare un bel momento conviviale (rovesciata su fogli di carta può diventare un’attività manipolatoria pittorica; vale anche per il tè che lascia macchie giallo-marroncine).
Progettare attività grafico- pittoriche sulla neve è davvero semplice: consiglio di lavorare con cartoncini blu o neri per dar rilievo al candore della neve. Si possono sminuzzare pezzi di carta, arrotolare palline con carta igienica, usare piccoli pezzetti di alluminio e incollarli sul foglio. Si può usare la tempera a dita, lasciando le impronte con un solo dito. Si può usare un impasto di acqua e farina (o tempera bianca e zucchero) per dare “corposità” alla composizione. Le possibilità sono tantissime!!!
Le letture sull’inverno sono numerosissime, ma su tutte consiglio Era inverno, albo illustrato minimalista ma di grande impatto, e Lisa in inverno, che come tutti i libri della Clavis diverte in maniera semplice e intelligente.

Filastrocca occa-occa

la neve fiocca fiocca.

Scende giù dal cielo

e si posa sopra un melo.

Filastrocca ina-ina

danza la neve ballerina.

Filastrocca ona -ona

la neve suona.

Suona con le stelle

nelle notti chiare e belle.

Filastrocca etta-etta

la neve è sulla vetta.

Filastrocca ano- ano

la neve è sul piano.

Filastrocca ole-ole

la neve si scioglie al sole.

(Nonna Tina )

GIOCO DELLE IMPRONTE

Si sparge a terra della farina o del borotalco e i bambini vi camminano sopra. Ecco, le impronte delle loro scarpe. I bimbi con questo gioco possono confrontare le loro impronte e vedere le varie grandezze delle scarpe o dei piedi. Se è possibile possiamo fare notare ai bimbi anche le impronte di alcuni animali (gallina, gatto, cagnolino,ecc.), facendo camminare questi ultimi sulla farina.

Tu come cammineresti lì?

Una domanda: tu come cammineresti lì? Andresti di corsa o lentamente? A quattro zampe forse, o rotolando? Forse strisciando, magari saltando… col fiato in gola o gli occhi pieni di nebbia, il naso ghiacciato, le mani bollenti… E correre è uguale a camminare? Proviamo! Se corro con gioia o corro arrabbiato, è uguale? Proviamo! Segue quindi un’esperienza di scoperta delle andature sentimentali con cui possiamo percorrere il nostro paesaggio bianco, ed è proprio con questa esperienza muscolare che apro le porte alle tracce.

corsi di formazione per educatrici

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