Dal concreto all'astratto
Progettare e sperimentare attività pensate allo scopo di armonizzare l’idealità (astrattezza) delle figure geometriche con gli oggetti della realtà empirica, da proporre ai bambini a partire dai due anni di età.
Spesso nelle sezioni dei grandi al nido e nelle sezioni di scuola dell’infanzia gli insegnanti tentano di far riconoscere ai bambini le diverse figure piane: triangoli, quadrati, rettangoli,… sottovalutando ancora una volta le difficoltà che può incontrare un bambino ad astrarre, fino ad immaginare, ad esempio, lo stesso oggetto, ma senza spessore. Infatti dai 2 ai 4 anni il bambino è nella fase pre-concettuale (cfr. Piaget): non conosce alternative alla realtà che sperimenta personalmente, e sta piano piano elaborando il passaggio ad un ragionamento induttivo (dal particolare al generale) e deduttivo (dal generale al particolare).
Nel progettare le attività che possano aiutare il bambino nel passaggio dal concreto all’astratto, partiamo da una considerazione: per il bambino la geometria tridimensionale è sicuramente più intuitiva rispetto a quella bidimensionale su un piano, dato che gli oggetti che ci circondano sono esclusivamente tridimensionali. Per questo motivo, è molto più “naturale” proporre ad un bambino modelli ed attività nella geometria a tre dimensioni, piuttosto che a due.
Quali attività proporre per aiutare i bambini in questo processo di astrazione?
I percorsi I percorsi, organizzati all’interno degli ambienti del nido e della scuola, oppure in esterno, sono importanti per sviluppare il riconoscimento di alcune delle principali relazioni spaziali come: sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, vicino/lontano.
Inoltre i bambini percorrendo i percorsi sviluppano il senso di orientamento, di organizzazione spaziale, e si approcciano in modo esperienziale al concetto di misura (corto/lungo).
[gallery columns="4" ids="1842,1843,1844,1845"]Trova la sagoma
Un gioco così semplice, eppure così importante per lo sviluppo del concetto di astrazione! Consiste nell’abbinare gli oggetti alla loro sagoma disegnata su dei fogli di carta bianca. Un grande lavoro mentale nel passaggio dal concreto (l’oggetto) all’astratto (la forma). Se possibile, meglio non proporre oggetti colori vivaci per non distrarre l’attenzione dalla loro forma. Le sagome disegnate devono essere piene e non solo disegnate come contorno: in questa fase il bambino associa più facilmente sagome piene a oggetti tridimensionali.
[gallery columns="2" ids="1847,1846"]Disegna la sagoma
Questa attività prevede che sia il bambino a disegnare la sagoma dell’oggetto tridimensionale, come “contorno” dell’oggetto stesso appoggiato ad un foglio.
Disegna l’ombra
Ancora più astratto! Con l’aiuto di una sorgente di luce naturale o artificiale (ad esempio una lavagna luminosa), i bambini possono disegnare l’ombra degli oggetti che hanno liberamente scelto e disposto a piacimento…
[gallery columns="2" ids="1849,1851"]Per saperne di più: dal catalogo Zeroseiplanet dei corsi di formazione per educatrici di asilo nido ed insegnanti di di scuola dell’infanzia, il corso “FILE, CERCHI, STRADE E TORRI: GEOMETRIA E MATEMATICA AL NIDO“: L’apprendimento dei concetti matematici di base è un’impresa complessa, ma nel cercare di capire questo mondo, i bambini scoprono in modo naturale problemi da risolvere. La sfida per i genitori e gli educatori è quella di creare un ambiente interessante e ricco in cui possa avvenire l’apprendimento precoce della matematica.
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