Come gestire le patologie croniche in ambito scolastico?

Sono la coordinatrice di un nido Integrato. Avrei bisogno di una vostra consulenza. A inizio settembre ha cominciato a frequentare il nido, dove lavoro, un bambino affetto da Diabete Mellito di tipo 1. Al momento dell’iscrizione al bambino non era stata diagnosticata questa malattia. Quando abbiamo iniziato l’inserimento le mie colleghe ed io ci siamo, quindi, trovate un po’ impreparate. Abbiamo avuto ovviamente diversi incontri con i genitori, che ci hanno spiegato come comportarci in capo di ipo o iperglicemia. Per il momento il bambino frequenta qualche ora al mattino, ma non usufruisce del pasto al nido. Da un punto di vista burocratico e amministrativo ci siamo comunque poste diverse domande. Innanzitutto, quale documentazione dobbiamo avere al nido? in casi estremi, di reale pericolo, come dobbiamo comportarci? noi monitoriamo continuamente il livello glicemico del bambino e comunichiamo eventuali anomalie ai genitori. Ma esiste una prassi ben definita e approvata da un punto di vista legislativo?


In merito alla questione, l’inserimento di un bambino/alunno affetto da patologia cronica in ambito scolastico pone spesso criticità in relazione alla gestione del caso;

• è necessario che l’inserimento avvenga in modo “naturale”, senza indurre sensazioni di “diversità” né creare allarmismo tra gli operatori scolastici;
• è fondamentale una cultura della collaborazione in “rete” tra tutti i “soggetti” che, a diverso titolo, si occupano dei bambini/ragazzi con patologie croniche;
• è necessario promuovere l’informazione e la formazione degli operatori scolastici, sanitari e delle famiglie, sui comportamenti da tenere di fronte alle patologie croniche più comuni che s’incontrano nel contesto scuola;
• vanno precisate le modalità di affrontare e organizzare gli eventuali interventi di primo soccorso rispetto a tali patologie e negli altri casi necessari (Cosa fare? Come agire?);
• tutti i cittadini sono tenuti, secondo le norme vigenti, ai doveri di primo soccorso e che nelle scuole è presente il personale formato ai sensi del DM 388 del 15.07.2003 in attuazione dell’art. 15 del DLGS 626/94 (Pronto soccorso);
 
Quali sono i soggetti coinvolti?
I Genitori:
– segnalano al Dirigente Scolastico le necessità assistenziali del figlio/a affetto da patologia cronica;
– forniscono anche per tramite del Pediatra o dello Specialista le informazioni e la documentazione necessaria;
– garantiscono la propria (o di altro adulto di riferimento) reperibilità telefonica in caso di necessità;
– forniscono i farmaci e i presidi necessari qualora non provvedano direttamente.
Nidi e Scuole del territorio:
– inviano le segnalazioni dei casi alla ASL;
– promuovono gli incontri informativi e formativi per gli operatori scolastici con il supporto del Pediatra di Famiglia (PdF), degli operatori ASL, dei Centri Specialistici o delle Associazioni di Pazienti;
– individuano e predispongono spazi adeguati alle varie attività connesse con la gestione del bambino/alunno portatore di patologia cronica;
– garantiscono, ove necessario, la corretta e sicura conservazione dei farmaci e dei presidi in uso.
L’ASL:
– riceve le segnalazioni e raccoglie le informazioni dai Nidi/Scuole, Genitori e/o dai Pediatri/MMG;
– promuove la comunicazione tra tutti i soggetti coinvolti e la necessaria informazione e formazione degli operatori scolastici sul caso specifico;
– pianifica e coordina le azioni necessarie;
– valuta ed individua le risorse disponibili concertando con i diversi interlocutori il percorso di risposta più appropriato (Piano d’Intervento Formativo e/o Piano di Assistenza Individuale).
Il Pediatra di Famiglia /MMG, il medico della ASL:
– forniscono le informazioni sanitarie sul caso agli operatori scolastici coinvolti;
– forniscono consulenza al bisogno agli operatori scolastici;
– collaborano per la predisposizione dello specifico Piano d’Intervento Formativo e/o del Piano di Assistenza Individuale;
– collaborano per le indicazioni operative immediate al personale scolastico nei casi di urgenze/emergenze prevedibili tenuto conto delle condizioni cliniche dei singoli alunni.
Gli Operatori Scolastici:
– partecipano alle attività di informazione e formazione proposte secondo i Piani di Intervento concordati;
– predispongono un ambiente idoneo ad accogliere il bambino/alunno con difficoltà.
118 (Emergenza Sanitaria) – È il sistema di pronto soccorso del SSN per le situazioni di urgenza/emergenza.
Come deve procedere la Scuola / Asilo nido nel caso di bambino con patologie particolari?
1) inviare la segnalazione all’Asl
2) far firmare ai genitori una liberatoria per la somministrazione dei farmaci
3) farsi assolutamente prescrivere dal pediatra i farmaci necessari e le istruzioni per la somministrazione e conservazione, compresa la dichiarazione di assoluta necessità della somministrazione indispensabile in orario scolastico; la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione ai tempi, né alla posologia, né alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco; la possibilità della somministrazione da parte del personale non sanitario.
Il modulo del medico deve contenere, esplicitati in modo chiaramente leggibile, senza possibilità d’equivoci e/o errori: – nome e cognome dell’alunno/a – nome commerciale del farmaco – dose da somministrare – modalità di conservazione e somministrazione del farmaco – durata della terapia – indicazioni operative per interventi ed eventuali specifiche somministrazioni per la prima gestione delle urgenze prevedibili per le singole patologie croniche.
4) pre-allertare il Servizio Territoriale per l’Emergenza (118) qualora si ravvisi la sussistenza di una situazione d’emergenza.

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