Asili nido nel mondo: andiamo in Uruguay!
Entriamo in una “guarderia”: così si chiamano gli asili a Montevideo, capitale dell’Uruguay.
In Uruguay l’istruzione a partire dall’asilo è gratuita perché il diritto allo studio è davvero per tutti. In questo modo il Paese contrasta l’analfabetismo, il lavoro minorile e lo sfruttamento, oltre alla baby criminalità. Anche i bambini delle famiglie più povere possono frequentare la scuola senza dover tenere conto delle proprie difficoltà economiche, a differenza di ciò che purtroppo avviene in numerosi Paesi del mondo, dove l’istruzione non è né garantita né gratuita.
https://www.youtube.com/watch?v=fzon_iFharQLa legge dell’ Uruguay in materia di asili nido stabilisce diverse cose. In primo luogo, gli asili nido devono essere autorizzati e registrati presso il Ministero dell’istruzione e della cultura, che istituisce una commissione ad hoc, ed inoltre, gli asili nido devono ottenere l’autorizzazione dei vigili del fuoco e dell’intendenza locale. La legge stabilisce anche che gli asili nido devono includere nel loro personale stabile, almeno, un insegnante qualificato di istruzione primaria o un altro professionista di livello terziario, del sistema pubblico o privato abilitato, con una formazione specifica in materia.
Secondo un recente report sullo stato delle scuole e delle guarderie in Uruguay, purtroppo, l’80% degli asili nido privati registrati in Uruguay non rispetta le norme previste dalla legge. Anche così, e nonostante il fatto che la legge lo preveda nel suo testo, nessuno di essi è stato multato dal 1996 ad oggi. Inoltre, si stima che vi sia un numero significativo non registrato, quindi non è possibile che siano controllati o ispezionati. Le condizioni curricolari, pedagogiche, locative e di sicurezza degli istituti sono incerte. Nel frattempo, il Ministero dell’Istruzione e della Cultura non nasconde la sua preoccupazione e considera le azioni per cambiare questa situazione.
]]>