Il protocollo per l'allattamento all'asilo nido

protocollo di allattamento al nidoAllattamento materno al nido? Si può!

L’allattamento con latte materno dovrebbe essere un diritto per ogni mamma e ogni bambino che frequenta l’asilo nido nei primi mesi di vita. Il condizionale è d’obbligo, perchè la realtà purtroppo è deludente: pochi asili nido sono attrezzati per ricevere il latte materno, e poche Asl concedono la giusta attenzione a questa importante esigenza. 

Le madri di bambini entro il primo anno di età possono godere di permessi dal lavoro per l’allattamento: sarebbe opportuno che ogni nido predisponesse almeno un piccolo angolo tranquillo per consentire alle mamme che lo desiderano di allattare direttamente il proprio bambino. Ma se la mamma per motivi vari non riesce o non può recarsi di persona al nido, la struttura dovrebbe essere comunque in grado di consentire la consegna del latte materno da somministrare al bimo durante la giornata.

Quali sono i protocolli da adottare per realizzare questa preziosa opportunità?

LA RACCOLTA DEL LATTE

La spremitura manuale del seno, che è quella che ogni mamma può fare con le sue mani, è il modo di raccolta più semplice economico e pratico; occorre seguire alcune semplici norme igieniche:

a. prima di ogni raccolta di latte lavare accuratamente le mani e il seno con acqua e sapone neutro facendo attenzione che sia ben risciacquato e asciugato con salviette monouso o garze sterili (non usare mai le salviette comuni da bagno) o con aria calda (phon);

b. raccogliere il latte in un apposito contenitore sterile (vasetto conserva latte, biberon), dotato di dispositivo di chiusura (coperchio);

c. se la mamma spreme da sé il latte farlo possibilmente direttamente dentro il contenitore;

d. dopo aver terminato la raccolta del latte, chiudere con apposito coperchio o dispositivo di chiusura il contenitore;

e. in ogni contenitore conservare solo il latte per una poppata; non riempirlo fino all’orlo;

f. porre un’etichetta con cognome e nome del bambino e della mamma, data e ora del prelievo;

g. raffreddare il contenitore chiuso (biberon) sotto acqua fredda corrente e posizionarlo immediatamente in frigorifero o in freezer;

h. conservare il latte materno a 4°C per massimo 48 ore; il limite di 48 ore per la conservazione si intende a partire dal primo latte raccolto, poiché la raccolta può avvenire a più riprese; in tal caso raffreddare il latte prima di aggiungerlo al latte precedentemente refrigerato;

i. in alternativa conservare il latte materno congelato nel compartimento freezer del frigorifero; in questo caso il limite massimo di conservazione è di 2 settimane (non conoscendo le modalità di conservazione domestica il limite di conservazione è molto stretto). Una volta scongelato, in frigorifero durante la notte, sotto l’acqua corrente o a bagnomaria, il latte non va tenuto a temperatura ambiente o ricongelato e può essere conservato in frigorifero per non più di 24 ore;

j. evitare che il contenitore sia a contatto diretto con altro materiale stoccato in frigorifero (si suggerisce di utilizzare un ulteriore contenitore di protezione);

k. qualora si proceda a immediato trasporto al nido posizionare il contenitore adeguatamente protetto in borsa termica assicurando il trasporto a una temperatura non superiore a 4 °

DISINFEZIONE DEL MATERIALE DA UTILIZZARE PER LA CONSERVAZIONE DEL LATTE

Prima di ogni disinfezione tutto il materiale deve essere lavato in acqua molto calda, saponata e risciacquato sempre con acqua corrente molto calda.

Metodo A Caldo

• nella pentola a pressione 10 minuti nel cestello a vapore;

• nella pentola normale a coperchio chiuso, 20 minuti di bollitura, avendo cura di immergere le parti in vetro, quando l’acqua è ancora fredda, e le parti in gomma quando l’acqua inizia a bollire;

• in appositi sterilizzatori elettrici, che agiscono erogando vapore acqueo.

Metodo A Freddo

E’ un metodo chimico che prevede l’uso di appositi disinfettanti (liquidi o in compresse effervescenti), acquistabili in farmacia, da sciogliere in acqua fredda secondo le proporzioni indicate sulla confezione del prodotto. Gli oggetti vanno quindi immersi in apposite vaschette contenenti tali soluzioni per il tempo indicato dalle ditte produttrici.

Es.: Metodo Milton

Si fa dopo aver pulito con acqua e detergente la tettarella; dopo aver lavato con acqua e scovolino la parte in vetro (in alternativa lavarla in lavastoviglie); quindi la tettarella e la parte in vetro, completamente immerse, devono essere lasciate a contatto con la soluzione disinfettante per almeno 2 ore; la soluzione va rinnovata ogni 24 ore; gli oggetti vanno estratti dalla soluzione con le apposite pinze, sgocciolandoli al momento dell’uso senza risciacquarli.

 

ISTRUZIONI PER LA CONSERVAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEL LATTE MATERNO AL NIDO

Il personale incaricato dell’asilo nido prende in consegna il latte materno contenuto in un biberon, a cui applica un’etichetta adesiva con il nome del l nome del bambino, firmata dalla madre e posta a cavaliere in parte sul coperchio e in posta parte sul biberon, in modo da sigillarlo.

1. Il latte materno, trasportato in borsa termica assicurando il trasporto a non più di 4°C e consegnato per la somministrazione, deve essere latte spremuto fresco o congelato.

2. Il contenitore con il latte viene immediatamente riposto in apposito frigorifero alla temperatura di 4°C e lì conservato fi no al momento dell’utilizzo, che deve essere comunque in giornata; si raccomanda al personale di evitare promiscuità nel frigorifero con altri prodotti in particolare derrate alimentari sfuse; eventualmente per maggior precauzione introdurre il contenitore in apposito recipiente protetto.

3. Al momento dell’utilizzo del biberon di latte l’operatore incaricato, dopo accurato lavaggio delle mani, deve verificare che l’etichetta attaccata al coperchio e al biberon risulti integra, come era al momento della consegna.

Se fossero presenti rotture ingiustificate, strappi o comunque segni di manomissione: non si deve somministrare il latte al bimbo, ma avvisare subito la madre della soppressione del pasto per i provvedimenti alternativi da concordare.

4. Se l’etichetta risulta integra, svitare il coperchio del biberon ed al suo posto si avvita la tettarella sterile allegata, facendo attenzione a non contaminare i bordi del biberon stesso e della tettarella.

5. Il biberon deve essere agitato dolcemente e poi posto sotto acqua corrente calda per alcuni minuti o in scaldabiberon adeguatamente termostatato a 37°C: non vanno utilizzati acqua riscaldata su fornello o forno microonde.

6. Al termine della poppata il biberon e la tettarella vengono lavati con detergente per stoviglie e così riconsegnati alla madre.

7. La mamma dovrà compilare l’apposita modulistica da consegnare alla Coordinatrice dell’Asilo Nido, che la trasmetterà al Pediatra di Comunità, informando contestualmente il personale di cucina.

  Per saperne di più:   Ministero della Sanità >>> Allattamento materno]]>